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I parlamentari e gli amministratori del Lazio a fianco delle Camere di Commercio: un danno enorme al territorio dal taglio del 50% del diritto annuale

Una folta delegazione di parlamentari “bipartisan”, dal PD a Forza Italia, dal Nuovo Centro Destra a SEL, è intervenuta oggi al Tempio di Adriano per discutere, con i vertici del sistema camerale del Lazio, del dimezzamento del diritto annuale, contenuto nel decreto legge 90 sulla riforma della P.A..
Ignazio Abrignani, Roberta Agostini, Stefano Fassina, Maurizio Gasparri, Mario Marazziti, Giulio Marcon, Alessandro Mazzoli, Claudio Moscardelli, Barbara Saltamartini, insieme con un’ampia rappresentanza di amministratori locali ─ fra cui Giovanni Di Giorgi, Daniele Leodori, Marta Leonori, Francesco Saponaro ─ hanno manifestato apprezzamento per l’autoriforma del sistema camerale del Lazio, deliberata lo scorso 14 luglio, che prevede una riduzione del numero delle Camere di Commercio regionali da 5 a 2; si sono, inoltre, impegnati a prevedere, nel corso dell’iter parlamentare, una gradualità nel taglio del diritto annuale e a scongiurare il passaggio del Registro Imprese, asse portante dell’attività camerale, al Ministero dello Sviluppo Economico.

Il taglio del 50% del diritto annuale, a oggi previsto a regime da gennaio 2015, comporterebbe una contrazione del PIL regionale dello 0,3% (pari a circa 400 milioni di euro), un rischio occupazionale nel sistema camerale per oltre 650 persone (tra personale pubblico e privato) e, addirittura, alcune migliaia di posti lavoro persi a causa degli effetti recessivi.

Le proposte di autoriforma e la protesta contro il taglio del diritto annuale saranno al centro della manifestazione nazionale dei lavoratori delle Camere di Commercio italiane, che si terrà mercoledì prossimo in piazza di Pietra a Roma.





Informazioni: 066781178; 3408268828

21-07-2014
ultima modifica: martedì 22 luglio 2014
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