Roma, 4 agosto 2016 - Sono undici anni che la città aspetta, invano, che il Comune di Roma approvi una delibera frutto di una intesa scritta tra i tre soci pubblici di Investimenti spa (Camera di Commercio, Regione Lazio e Comune di Roma) per la valorizzazione dell’ex quartiere fieristico sulla Colombo. Valorizzazione che doveva servire a costruire il nuovo quartiere e a rilanciarlo con nuove iniziative fieristiche. Dopo 11 anni di inerzia e inspiegabili tentennamenti, è dovuto intervenire il Tar del Lazio per dar ragione a Investimenti Spa e nominare un commissario ad acta incaricato di portare a termine l’iter, con l’invio alla Regione Lazio, della delibera di riqualificazione.
Nel 2007 Investimenti spa aveva iniziato, tramite bando pubblico, le procedure di valorizzazione dell’ex quartiere fieristico sulla Colombo. Un bando a cui avevano risposto società di progettazione internazionali di primo livello che a loro volta avevano coinvolto, per i piani di riqualificazione, urbanisti e architetti di fama mondiale come Massimiliano Fuksas, lo studio Foster, Frank O. Gehry, Massimo Alvisi e Antonio Citteri, l'Atelier Jean Nouvel, Andreas Kipar e Cino Zucchi, Mario Cucinella e il francese Christian de Portzamparc.
L’attività della Fiera è stata sempre fortemente penalizzata dalla mancanza di un elemento fondamentale che era ed è alla base del presente e del futuro di Fiera Roma: ovvero la valorizzazione dell’ex quartiere fieristico sulla Colombo.
Fa riflettere che un bene di proprietà pubblica e di importante interesse per la città ci metta ben 11 anni per vedere la conclusione del suo iter e dunque, come possiamo pensare di attrarre investitori esteri a Roma?.
