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Studi e ricerche

L'industria grafica, editoriale e della comunicazione a Roma
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Roma - Confindustria. Unione degli industriali di Roma
Anno di pubblicazione: 1999
Categoria: Studi dal 1978 al 1999
Tipo di pubblicazione: monografica

A cura del Dr. Matteo Caroli

 


 

La ricerca sul settore grafico-editoriale e della comunicazione a Roma, è finalizzata all'approfondimento della struttura industriale, delle problematiche connesse all'innovazione tecnologica, delle competenze distintive esistenti all'interno delle imprese e del loro conseguente orientamento strategico.


Dalla ricerca emerge che nel settore dell'editoria, le imprese di origine locale sono di dimensione prevalentemente medio-piccola ma caratterizzate da una strategia di nicchia che consente loro di mantenere una buona posizione competitiva, anche in un mercato dove sono molto presenti aziende di grandi dimensioni.


Per quanto riguarda il comparto tipografico, l'area romana mostra un'elevata concentrazione: circa il 70% della domanda qualificata è coperto dalle prime quindici aziende. Un buon numero di queste sono realtà produttive molto avanzate, caratterizzate da una produzione diversificata su tutto il territorio nazionale, da una quota significativa di fatturato ottenuta al di fuori di Roma, da una struttura organizzativa abbastanza sviluppata anche per la presenza di un management qualificato.


Nel settore della comunicazione (riferito esclusivamente alla produzione televisiva e cinematografica), l'industria romana risulta esprimere una configurazione ancora più forte caratterizzata dalla presenza di tutti i principali gruppi televisivi, di un numero molto elevato di canali indipendenti e di numerose imprese di produzione cinematografica che, pur avendo dimensioni contenute in senso assoluto, dispongono di un know how e di una reputazione tali da poter vantare una presenza in molte fra le maggiori produzioni italiane ed europee.
Il tessuto industriale locale è inoltre rafforzato dalla esistenza di diverse sussidiarie dei grandi produttori statunitensi.
Viene sottolineato a riguardo il notevole influsso esercitato dalla presenza di Cinecittà esercitato anche in considerazione della recente ristrutturazione societaria e strategico-organizzativa.


Un denominatore comune che viene riscontrato è quello della vulnerabilità del sistema delle imprese del settore. Tale fragilità, imputabile alle contingenze degli anni oggetto dell'analisi e in parte alle vicende congiunturali dei primi anni novanta è sostanzialmente ricondotta a:

  • una ancora debole attitudine ad internazionalizzarsi, interpretata non solo nel senso di limitata capacità a essere presenti in mercati diversi da quello nazionale ma anche come un insufficiente grado di preparazione ad affrontare, nel proprio ambiente di elezione, la competizione di operatori esteri;
  • la dimensione complessivamente limitata di gran parte delle imprese sebbene associata a conoscenze e capacità operative che le rendono comunque competitive;
  • la debolezza della struttura organizzativa dell'azienda e il carattere familiare della gestione. Solo nelle imprese maggiormente consolidate si osserva lo sviluppo di una classe di impiegati superiori e di dirigenti cui la proprietà familiare tende a delegare poteri decisionali sempre più ampi.

I fattori positivi che connotano il settore vengono così sintetizzati:

  • il rilevante spessore economico e strategico per lo sviluppo economico locale legato alla numerosità degli occupati e delle imprese complessivamente attive;
  • la notevole competitività che le imprese nel loro insieme riescono ad esprimere, nonostante alcuni significativi limiti strutturali;
  • la presenza di alcune imprese di grandi dimensioni e leader di mercato (alcune delle quali di matrice straniera) che possono svolgere un ruolo di riferimento nel processo di sviluppo del sistema produttivo locale;
  • la significativa tradizione storica che si riflette in una sedimentazione di competenze e in una immagine verso l'esterno che, nel territorio romano, pochi altri settori possono vantare in misura analoga. La valenza strategica del settore in esame risulta avere come fulcro il profondo processo di innovazione tecnologica, organizzativa e strategica che sviluppa, all'interno delle imprese, conoscenze molto avanzate le quali arricchiscono anche il patrimonio intangibile del territorio in cui sono collocate.

 

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ultima modifica: venerdì 31 luglio 2015