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Eventi del giorno

Premiati i migliori oli extravergine di oliva
Località : Roma
Da 25-03-2006
a 25-03-2006
Tempio di Adriano
Piazza di Pietra
Recapiti telefonici: 06-69792401
Orari: 10,30-18,30
Immagine evento

Trenta premi ad altrettanti produttori di olio del Lazio sono stati consegnati lo scorso 25 marzo nel corso di una cerimonia al Tempio di Adriano, a conclusione del XIII concorso per i migliori oli extravergine di oliva del Lazio, promosso da Unioncamere Lazio e organizzato dall'Azienda romana mercati della Cciaa di Roma.

Al vertice della classifica la provincia di Viterbo con dieci premiati, seguita da Latina (7), da Roma e Rieti (5 premi ciascuno) e Frosinone (3). I premi, per i quali hanno concorso 68 aziende riguardavano la produzione di Olio extravergine di oliva, il Dop Sabina, il Dop Canino e, new entry di quest'anno, il Dop Tuscia, denominazione recentemente riconosciuta dall'Ue.

Le categorie messe a concorso si articolavano in ''fruttato intenso, medio e leggero''. Per ognuna di queste sono stati premiati i primi tre oli classificati. Infine per ciascuna categoria sono stati ammessi i primi tre oli con punteggio piu' alto all'analisi sensoriale alle finali del concorso nazionale ''Ercole Olivaro''. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al Direttore generale di Unioncamere Lazio, Pietro Abate, l'assessore all'Agricoltura della regione Daniela Valentini e il Presidente della Consulta Agroalimentare di Unioncamere Lazio Toni De Amicis.

La categoria extravergine (fruttato intenso) è stata vinta dall'azienda agricola biologica Maggiarra Impero di Sonnino (Lt) che ha vinto anche come miglior olio biologico. Primi piazzamenti anche per l'azienda Leonardo Altobelli di Montelibretti (Roma) nella categoria Dop Sabina e per quella di Laura De Parri di Canino (Vt) nella categoria Dop Canino. Secondo i dati di Unioncamere Lazio gran parte della aziende produttrici vende il prodotto direttamente in azienda (86%) e a domicilio (50%). I clienti sono soprattutto famiglie che acquistano direttamente (195), esperti appassionati (177), o negozi di specialità alimentari (132). Il 48% del prodotto rimane destinato al mercato locale, solo il 4% al mercato europeo, il 16% a quello nazionale e il 29% al mercato regionale.

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