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Project Financing - Sintesi rapporto annuale
L’andamento del mercato del PPP nel quadriennio 2002 – 2005 Un mercato in forte espansione, che continua ad aumentare per numero di iniziative e in valore, tanto da rappresentare alla fine del 2005 circa un quarto del totale del mercato delle gare di appalto dell’anno. Il monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale del Project Financing - promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dall’Unità Tecnica Finanza di Progetto del CIPE, da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Roma e realizzato da AeT - Ambiente e Territorio, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con Cresme e Tecnocons – ha registrato, nel quadriennio 2002- 2005, 2.787 iniziative di Partenariato Pubblico Privato per la realizzazione di opere pubbliche, per una cifra d’affari, riferita a 1.579 progetti di importo noto, che supera i 22 miliardi1di euro. In media, le gare promosse ogni anno sono state quasi 700 (cento in più rispetto allo standard medio registrato nel 2004), e il relativo valore ha superato i 5,5 miliardi (due in più della precedente media annua) pari ad un importo medio per opera di circa 14 milioni. Per l’intero quadriennio le gare di partenariato, al netto degli avvisi riguardanti la ricerca di promotori ai sensi dell’art. 37 bis, hanno rappresentato all’interno del mercato complessivo delle opere pubbliche il 2,1% come numero e il 16% come valore. Per quanto riguarda le selezioni di proposte nel quadriennio sono state 1.968 per un valore di oltre 17 miliardi, riferito a 1.503 progetti di importo noto, pari a una dimensione media di 11,6 milioni. Nello stesso periodo sono stati trasformati in contratti 752 aggiudicazioni per un fatturato complessivo di 8,6 miliardi, riferito a 583 di importo noto, pari a una dimensione media di 14,8 milioni. Di questi ben 340 si riferiscono all’ultimo anno. Il PPP nel 2005 Il 2005 conferma il trend in crescita del mercato del PPP con 1.063 gare per un valore complessivo di oltre 38 miliardi di euro, con un aumento proporzionale rispetto al 2004 del 23% come numero e del 49% come importi.Tendenzialmente in crescita anche le selezioni del promotore di iniziative di Project Finacing (1%). Nel 2005 il peso delle gare di partenariato all’interno del mercato complessivo delle opere pubbliche è cresciuto ancora, e rappresenta il 3,5% come numero e il 25% come valore. Il dato a consuntivo per il 2004 si era, infatti assestato al 2,8% per numero e al 15,5% per valore. L’incidenza del PPP aumenta anche per il diverso andamento dei due mercati in forte espansione il PPP e per la prima volta dal 2001 in contrazione quello tradizionale (-7% nel 2005 rispetto al 2004). Per quanto riguarda i contratti, nel 2005 sono andate a buon esito ed affidate 340 opere con procedure di PPP con una crescita rispetto all’anno precedente del 48,5%. In valore il mercato aggiudicato è cresciuto del 146% con un aumento, come si è visto, particolarmente significativo degli importi medi, pari all’84,3%. Sono andate a buon esito ed affidate 340 opere con procedure di PPP con una crescita rispetto all’anno precedente del 48,5%. In valore il mercato aggiudicato è cresciuto del 146% con un aumento particolarmente significativo degli importi medi, pari all’84,3%. Il valore delle opere aggiudicate ricorrendo a procedure di PPP ha superato i 4 miliardi e 700 milioni a fronte di una rilevazione complessiva di poco meno di 28 miliardi totali. Il confronto con l’andamento complessivo delle opere pubbliche evidenzia la forte accelerazione del PPP rispetto al contesto generale del mercato degli appalti. All’interno della piccolissima quota di opere aggiudicate con procedure di PPP ben il 72% riguarda le concessioni di costruzione, contro un 26,5% delle concessioni di servizi e un 1,5% di altre procedure. Ancora più accentuata risulta la preponderanza della concessione di costruzione se guardiamo al valore del mercato delle aggiudicazioni in PPP: 90,7% del totale. Il confronto con il 2004 evidenzia un rafforzamento del fenomeno. Le concessioni di costruzione e gestione erano, infatti, il 68% del totale. Nel 2005 delle 340 opere aggiudicate, la fascia di importo che ha registrato più opere è stata quella relativa ai lavori tra 1 e 5 milioni con 90 contratti, corrispondenti al 26,5% del totale. Numeri e percentuali pressoché uguali - 88, pari al 26% - a quelli relativi alle opere più piccole di importo inferiore al milione. Rispetto al 2004 si registra una generale crescita delle opere di dimensione maggiore. In crescita infatti le quote relative alle due fasce superiori. Le opere di dimensione media tra i 5 e i 10 milioni sono state 32 (9,4%), 41 le opere di importo massimo (pari al 12%). Nel 2005 crescono concessioni di servizi e la costruzione e gestione Tra le varie procedure di Partenariato (la concessione di costruzione e gestione; la concessione di servizi e le altre gare di PPP), nel 2005 è la concessione di servizi l’ambito nel quale si è registrato il maggior dinamismo, con 497 iniziative che corrispondono al 46,8% del mercato complessivo del partenariato (era il 38,2% nel 2004). Le concessioni di costruzione e gestione, che avevano dominato il mercato nel 2004, con 307 gare rappresentano ora il 28,9% del numero (contro il 41,5% dello scorso anno). Si avvicinano le altre forme di collaborazione pubblico privato che, con 259 gare, rappresentano il 24,4% mercato (20% nel 2004). Dal punto di vista del valore invece le concessioni di costruzione e gestione sono di gran lunga la procedura più rilevante con oltre 5 miliardi, rappresentando oltre la metà del mercato complessivo del Partenariato. Rispetto al 2004 l’importo complessivo di questo particolare gruppo è aumentato del 71%. Entrando nel merito dei singoli segmenti che compongono il mercato del PPP quello della concessione di costruzione e gestione, si distingue per l’elevato peso delle opere di importo compreso tra 1 e 50 milioni: le 179 gare che rientrano in questa ampia fascia rappresentano il 67,5% del totale (contro il 17% delle altre concessioni e il 12% delle altre procedure). Inferiore alla media la diffusione di micro gare di concessione di costruzione e gestione, pari al 27% del totale con importo noto, mentre per le altre due procedure i tagli più piccoli rappresentano oltre l’80%: 81% per le altre concessioni e 83% per le altre procedure. Cosa si costruisce in PPP L’analisi del mercato delle gare di partenariato per settori di attività conferma anche per il 2005 la vivace domanda espressa dal comparto dell’arredo urbano e verde pubblico quantificata in 415 interventi (39% rispetto al 26% del 2004). Seguono le reti (12,8%) e gli impianti sportivi (10,4%), gli unici altri settori che superano le 100 unità e che, insieme al primo settore, rappresentano il 62% del mercato. Dal punto di vista della spesa la quota principale spetta alle reti che, con oltre 5 miliardi, triplica l’ammontare di risorse dedicato al secondo settore, i trasporti. Insieme rappresentano il 74% del mercato ma da solo quello delle reti ne assorbe più della metà. Con il terzo settore, quello della riqualificazione urbana, si scende a 502 milioni, seguito a breve dai parcheggi (5,3% del totale ciascuno). Per nove dei 18 settori di attività del PPP il 2005 è stato un anno complessivamente positivo, con tassi di crescita particolarmente brillanti per l’arredo urbanoverde pubblico, il turismo e gli approdi turistici. In generale prevalgono i segni positivi, fatta eccezione per i parcheggi, la riqualificazione urbana, l’igiene urbana e i trasporti che hanno registrano un contenimento numerico superiore al 30%, e poi per la sanità con una flessione numerica del 17%. Meno diffusa la contrazione della spesa, che ha riguardato in maniera significativa solo la sanità (-76%) e il commercioartigianato. Osservando i settori del PPP dal punto di vista delle procedure il segmento della concessione di costruzione e gestione risulta il più richiesto in 8 dei 17 settori rappresentati nel 2005. I settori in cui il ricorso a tale procedura è più forte sono l’edilizia scolastica e sanitaria: nella prima con una rappresentatività pari al 100%, nella seconda in 23 casi su 28 (82%). Molto alta anche la preferenza accordata alla costruzione e gestione per la costruzione di parcheggi (53 su 67 totali), approdi turistici (14 su 18), direzionale (4 su 6) e centri polivalenti (5 su 8). Si privilegia la formula della concessione di servizi nel settore del commercio e artigianato (32 su 45 totali), poi per realizzare opere di arredo urbano e verde pubblico (233 su 415 totali), mentre vengono adottate le altre forme di PPP nella maggior parte dei casi di realizzazione di interventi di riassetto di comparti urbani (25 casi su 46 totali), anche se la percentuale risulta meno sensibile rispetto allo scorso anno, per effetto di un significativo ricorso anche alla concessione di costruzione e gestione (39% dei casi). Per quanto riguarda il settore delle reti, il 53% dei progetti viene realizzato con la formula della concessione di servizi, il 39% con quella della concessione di costruzione e gestione, e il restante 8% con la formula del partenariato societario. Più gare al Nord, ma più risorse al Sud La domanda di partenariato è diffusa su tutto il territorio nazionale. Il Nord esprime il maggiore numero di gare mentre il maggiore investimento riguarda le 8 regioni del Mezzogiorno. Complessivamente le regioni del Nord rappresentano il 48% (513 avvisi) del numero e il 27% dell’investimento complessivo (2,6 miliardi) attivato nel 2005 su tutto il territorio nazionale. Il peso del Mezzogiorno invece è stato del 35% in termini di numero (373 iniziative) e dell’87,7% di importo (6,2 miliardi). Alle 4 regioni del Centro spettano le quote residue pari al 16,7% del numero e al 7,5% di valore. Assai diversificata la dimensione media delle opere che varia da 5,9 milioni totalizzati nel Centro, a 8,7 milioni del Nord, fino ai 27,3 milioni del Mezzogiorno. Il trend rispetto al 2004 delinea una crescita territorialmente generalizzata. Il Centro, pur essendo l’area con incidenza più bassa sul mercato del PPP, è quella che ha registrato la maggiore crescita, quantificata in +34% del numero e +123% del valore. Allineata sul 21% la crescita del numero al Nord e nel Mezzogiorno, mentre in termini di valore l’area meridionale segna una crescita più sensibile (+57,6% contro il +22% del Nord). Tante piccole opere comunali, mentre cresce il ruolo delle Aziende speciali I dati per il 2005 confermano che il Partenariato pubblico privato interessa principalmente i Comuni e le Aziende Speciali. La terza tipologia di soggetti che aveva animato il mercato lo scorso anno, le Aziende Sanitarie e Ospedaliere, risulta quest’anno meno vivace, mentre aumenta l’interesse di altri enti territoriali come Province e Regioni ma anche Comunità Montane, Autorità Portuali e Consorzi. Il ruolo determinante dei Comuni emerge guardando al numero di opere: queste rappresentano più dell’85% del mercato, concentrato in numerose piccole opere di dimensione media pari a 4,5 milioni, meno di un terzo dello standard delle opere di PPP. Rispetto al 2004, l’attività dei Comuni risulta in forte crescita (+28% il numero, +107% il valore e + 26% l’importo medio). Molto più limitato il ruolo degli altri soggetti, che prediligono però opere di dimensione più sostenuta, soprattutto per effetto delle Aziende Speciali che, con singoli interventi dell’ordine di 200 milioni, portano a 83 milioni la dimensione media di tutto il gruppo degli enti territoriali. Ai Comuni, a fronte della quota principale del numero, spetta il 26% del valore delle opere da realizzare con il contributo di capitali privati. Al contrario, le Aziende Speciali, con solo il 4% del numero di opere, sono responsabili da sole del 52% del valore. In flessione la quota delle Aziende del servizio sanitario, che scendono dal 25% del valore a meno dell’1% e dal 4 al 2% in termini di numero. Gli altri enti territoriali, stabili con il 7% delle gare, registrano un significativo recupero in termini di valore (dal 5% al 21%), mentre gli altri soggetti2 vedono ridimensionato il già contenuto ruolo sul mercato (dal 3 al 2% del numero e dal 2 allo 0,5% del valore). La tendenza verso una polarizzazione dimensionale L’analisi delle tipologie dimensionali accentua la caratteristica del mercato del PPP, data dalla elevata presenza di opere medio-piccole: gli interventi sotto i 5 milioni sono 530, pari all’82% del totale con importo noto. La stessa tipologia rappresentava nel 2004 il 75% del mercato. La più spiccata caratterizzazione nell’ultimo anno è da ricondurre in gran parte alle micro-opere di partenariato, passate da 175 a 381, quindi dal 42% al 59% delle iniziative economicamente quantificate. Insieme alle tipologie più piccole acquistano peso sul mercato le maxi opere di importo superiore a 50 milioni, passate dalle 11 del 2004 alle 24 del 2005 (dal 2,3% al 3,7% del totale con importo noto), mentre la classe intermedia (importo compreso tra 5 e 50 milioni) perde rappresentatività all’interno del mercato del PPP: dal 22% al 14%. In termini di dinamica la situazione risulta ribaltata rispetto a un anno fa, quando le opere medio-grandi erano quelle più brillanti: nel 2005 sono le uniche a segnare una flessione numerica (-3%) e una stabilità del valore (-0,7%), a fronte di ritmi di crescita molto sensibili per le opere più piccole (+67,2% il numero e +14,4% il valore) e ancora di più per i tagli maxi (+118% il numero e +65% il valore). PPP, Legge Obiettivo e grandi opere Per quanto riguarda il partenariato pubblico privato l’incidenza delle grandi opere è decisamente superiore alla media del mercato dei lavori pubblici. Rispetto al numero delle gare, nel quadriennio 2002–2005, la quota delle opere di importo superiore ai 10 milioni di euro è stata complessivamente dell’1%. Nell’ambito del solo mercato delle gare del PPP essa sale ad oltre il 7%. In valore, come si è visto, le grandi opere rappresentano mediamente nel quadriennio il 53% del mercato complessivo dei lavori pubblici, mentre nell’ambito del PPP contano per oltre l’88%. La maggiore importanza che le grandi opere rivestono nell’ambito del PPP è il frutto prevalentemente di tre fattori: - la tendenziale vocazione del PPP ad essere utilizzato per opere di importo medio superiore a quelle del mercato complessivo dei lavori pubblici, dove sono numerosissime le opere piccole e anche piccolissime; - la tendenza del mercato del PPP a svilupparsi in forma bipolare: opere a dimensione locale con una crescita soprattutto numerica di iniziative di minore dimensione rispetto all’ultimo biennio e parallela crescita delle opere oltre i 10 milioni, con valori medi più elevati; - una crescita complessiva del mercato del PPP nei quattro anni, sostenuto in valore proprio dalle opere di maggiore dimensione. Nel quadriennio 2002 – 2005 sono state 200 le opere di oltre 10 milioni di euro poste in gara con procedure di partenariato, per un valore del mercato di oltre 19 miliardi e mezzo, per un importo medio non molto distante dai 100 milioni ad intervento (97.620.434 €). Nel 2005, infatti, il peso delle grandi opere da realizzare in regime di collaborazione pubblico-privato (24 per 7,8 miliardi) è pari al 4% in termini di numero e all’82% per valore, mentre nel mercato totale dei lavori pubblici le stesse percentuali sono inferiori all’1% per numero e pari al 39% per valore (46,5% nel 2004). Il confronto tra il 2004 e il 2005 evidenzia l’ulteriore crescita di questa fascia di mercato per quanto riguarda il ricorso al PPP. Nell’ultimo anno sono state 68 le opere oltre i 10 milioni poste in gara con procedure di PPP contro le 56 del 2004 con una crescita del 21,4%. Ancora più significativo l’aumento sul piano degli importi: circa 8 miliardi e 700 milioni di euro nel 2005, contro i 5 miliardi e 600 milioni dell’anno precedente, con una crescita del 55%. Interessante è anche il confronto tra PPP e mercato complessivo delle grandi opere relativamente all’importo medio degli interventi. Mentre per quanto riguarda la generalità del mercato si è assistito nel 2005 ad una contrazione prossima al 19%, nell’ambito del PPP si è registrato un processo inverso, con un aumento del 27,6%. Questo andamento così dinamico ha determinato una crescita dell’incidenza delle opere in PPP rispetto al totale del mercato di maggiori dimensioni, passando come numero di iniziative dal 16 al 18,7% e in valore dal 22,7 al 41,4%, quasi raddoppiando l’incidenza. Complessivamente il segmento delle opere di oltre 10 milioni per le quali si ricorre a procedure di partenariato hanno rappresentato nel 2005 circa il 23% del valore totale del mercato italiano dei lavori pubblici. Grandi opere: tanta edilizia, molte reti e poche infrastrutture di trasporto Se nel PPP si ritrovano molte piccole opere, il Project Financing si concentra soprattutto in opere di una certa dimensione con caratteristiche specifiche e diverse rispetto al più generale mercato delle opere pubbliche. Prendendo in esame le opere per un importo superiore ai 10 milioni di euro e nonostante un 2005 che ha segnato un rallentamento dell’attività appaltatrice di strade e ferrovie, così da contrarre il peso dei trasporti sul valore totale del mercato delle grandi opere, le infrastrutture relative ai trasporti e alla mobilità continuano a rappresentare oltre la metà del mercato complessivo delle opere pubbliche. Per quanto riguarda il PPP si conferma invece una situazione molto diversa, dove i trasporti rappresentano in valore solo il 20% del totale. Il dato nuovo rispetto alla situazione registrata alla fine del 2004 riguarda la crescita straordinaria in termini di risorse del terzo segmento, quello delle reti, dei servizi e dell’igiene urbana che arriva a rappresentare complessivamente sul quadriennio il 48% del totale del mercato del PPP. L’edilizia, che nel triennio 2002 – 2004 era al 43%, cala al 32%. L’edilizia si conferma il comparto più numeroso all’interno delle grandi opere (69% del numero di iniziative), mentre crescono reti e ambiente (23%) e risultano stabili i trasporti (8%). Nel corso del 2005 la quota del mercato delle grandi opere in PPP relativa alle reti e all’igiene urbana ha rappresentato il 63% del totale, contro un 31% del mercato complessivo delle grandi opere, dove resta alta la differenza tra edilizia (22%) e trasporti (47%). La quota così rilevante delle gare per reti e opere ambientali ha avuto l’effetto di riequilibrare sul mercato del PPP le quote di edilizia e trasporti, che oscillano rispettivamente intorno al 18 e 19%. Chi costruisce in PPP Il mercato del PPP continua come si è visto a caratterizzarsi per una forte domanda da parte delle committenze e per un sempre più ampio coinvolgimento degli operatori privati fin dalla fase della progettazione e degli interventi. Dal punto di vista dell’offerta emerge una maggiore facilità culturale a rispondere alle proposte delle amministrazioni attraverso strumenti più consolidati come la concessione di servizi o di costruzione e gestione di tipo tradizionale. Tuttavia cresce l’interesse per il Project Financing all’italiana. Complessivamente nel quadriennio 2002 – 2005 su 752 gare 466, pari al 62%, se lo sono aggiudicate imprese singole e 286 (38%) in Ati o altre forme di associazionismo o integrazione imprenditoriale. Il 2005 ha visto prevalere in maniera esponenziale rispetto al passato affidamenti a singole imprese, contribuendo in maniera decisa ad allargare la forbice a vantaggio dei piccoli lavori, evidenziando un particolare dinamismo del tessuto imprenditoriale minore. L’effetto è che se alla fine del 2004 per l’intero triennio la quota dei raggruppamenti era salita al 45% un anno dopo essa risulta ricondotta ai livelli più bassi mai registrati, inferiore anche al 36% del 2002. La situazione comunque appare molto diversa se si considerano le concessioni di costruzione o quelle di servizi. Sempre considerando l’intero quadriennio su 222 concessioni di servizi ben 184, pari a poco meno dell’83%, sono state assegnate ad aziende singole. Un processo in costante crescita. Era infatti pari al 77% alla fine del precedente triennio. Nel 2005 su 90 gare di concessioni di servizi aggiudicate le imprese singole si sono affermate in 82 casi. La leadership imprenditoriale sul mercato del PPP resta in capo al sistema cooperativo che fa riferimento alla Lega. Si consolidano al vertice le aziende di riferimento del sistema come CCC che aggiunge rispetto al 2004 altre 4 acquisizioni, arrivando a 18. Accrescono il proprio portafoglio anche Manutencoop (da 8 a 9) e CMB (da 3 a 5). Entra prepotentemente al 3° posto Conscoop, consorzio attivo nel settore energetico, con 15 aggiudicazioni. Accanto al sistema cooperativo troviamo aziende molto diverse, così l’AIPA è un azienda concessionaria di spazi pubblicitari e il numero delle gare acquisite risulta poco significativo alla luce della nostra analisi. Anche se va detto che risulta la più attiva nel suo mercato di nicchia. Egualmente la CIR opera nel campo della ristorazione. Aumenta, altresì, la presenza di aziende operanti nel settore dell’energia. Il 2005 come si è visto è stato un anno importante per questo settore e per le reti in genere. Accanto a Consocoop e a Co.gas, troviamo anche Enel con le sue diverse società collegate. Il buon andamento dei parcheggi e degli impianti sportivi spinge una serie di aziende che consolidano la loro capacità di penetrazione del mercato. Si tratta in alcuni casi di società miste pubblico privato che operano singolarmente o come capogruppo di Ati. Vanno segnalate ad esempio APCOA Parking, Parcheggi Italia e Saba. Nel settore degli impianti va segnalata la Unieco. L’integrazione tra imprese si afferma di fronte alla maggiore dimensione delle gare e alla loro superiore complessità come viene confermato dai dati relativi agli importi medi che nel caso dei raggruppamenti è salito ulteriormente fino a superare i 28 milioni e mezzo e che nel caso delle concessioni di costruzione supera i 31 milioni. Per quanto riguarda le imprese singole la media delle aggiudicazioni si attesta intorno ai 4 milioni di euro. Da segnalare comunque l’andamento altalenante dei valori medi saliti nel 2003, ridiscesi nel 2004 e nuovamente in crescita nel 2005 dove, nel caso dei raggruppamenti, ha raggiunto e superato la soglia dei 35 milioni.
02-05-2006
ultima modifica: martedì 02 maggio 2006
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