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Nuova sede del parco scientifico biomedico San Raffaele
INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DEL PARCO SCIENTIFICO BIOMEDICO SAN RAFFAELE DI ROMA E DEI PRIMI LABORATORI PER LA RICERCA DI BASE. Duemila metri quadrati di laboratori all’avanguardia dove lavoreranno undici unità di ricerca, 150 ricercatori provenienti dalle più prestigiose università italiane e dai più rinomati centri di ricerca nazionali, uno stabulario di 1000 metri quadrati tra i più avanzati a livello tecnologico in Italia all’avanguardia per quel che riguarda il centro-sud. L’inaugurazione dell’Istituto di ricerca e dei primi laboratori è un’ulteriore tappa evolutiva nel cammino del Parco Scientifico Biomedico San Raffaele di Roma. Costituito nel 1997 e partecipato con quote paritarie (33%) dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la Società per il Polo Tecnologico, dalla Banca di Roma (ora Capitalia) e dalla Fondazione S. Raffaele del Monte Tabor (Ospedale San Raffaele di Milano); il Parco Scientifico rappresenta una delle pochissime joint-venture pubblico privato nel panorama italiano nel campo della ricerca medico-scientifica. L’istituto di ricerca e i nuovi laboratori sono stati realizzati con un investimento dei soci di oltre sei milioni di euro in una posizione logisticamente privilegiata. Sono ubicati all’interno del Polo Tecnologico di Castel Romano, uno dei due poli che la Camera di Commercio di Roma, attraverso la Società per il Polo Tecnologico Industriale Romano (l’altro è sulla Tiburtina ed è dedicato alle imprese high-tech), sta realizzando nella città di Roma, per rimettere in moto quel circolo virtuoso che lega il mondo della ricerca, il mondo delle università e dell’impresa. Nei laboratori opereranno da subito ricercatori provenienti dalle Università, dal Cnr, dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Ospedale Regina Elena e dallo stesso San Raffaele di Milano. Professionisti mossi da obiettivi di ricerca convergenti e attirati dalla possibilità di sviluppare sinergie nel settore delle cellule staminali e dell’ingegneria tissutale. Sono previsti nuovi arrivi e l’attivazione di nuovi accordi con i principali centri di ricerca ed istituti clinici del Lazio. Il Parco Scientifico Biomedico San Raffaele di Roma si propone come polo interdisciplinare dove si confrontano ospedali e università e l’industria biomedicale e farmaceutica, con un ovvio interesse all’applicazione pratica della ricerca stessa. Il punto di forza della struttura trova origine proprio nella coabitazione di gruppi a differente estrazione scientifica, ma che hanno obiettivi strategici condivisi, con la possibilità di abbracciare diversi settori di attività fortemente sinergici. Un ulteriore obiettivo sarà quello di creare una 'massa critica' di ricercatori che possano competere all’assegnazione di grant di ricerca dalle principali istituzioni internazionali, a cominciare dall’Unione Europea. La coabitazione di gruppi di ricercatori impegnati su progetti strategici comuni permetterà importanti risparmi legati per esempio all’utilizzo di tecnologie e macchinari in comune. Consentirà inoltre di costruire un habitat ideale per la nascita e lo sviluppo di iniziative industriali legate a spin off di alcune delle attività di ricerca. I primi settori di interesse sono: RICERCA DI BASE In collaborazione con: Università di Roma 'La Sapienza' (I e II Facoltà di Medicina), la II Università di Roma Tor Vergata, gli Istituti Fisioterapici Ospedalieri (IFO), l’Istituto Superiore di Sanità e l’Ospedale Bambin Gesù. Le aree di interesse si dividono in: Biologia Cellulare, Ingegneria Tissutale, Cellule Staminali, Oncologia Genetica, Chirurgia Sperimentale. I principali interessi scientifici dei gruppi di ricerca, che riflettono le aree di expertise dei 'soci fondatori', possono essere raggruppati in aree principali a forte integrazione reciproca: Area cellule staminali (con interesse fondamentale nel loro differenziamento in muscolo scheletrico, cuore e tessuto osseo) Area ciclo cellulare (con interesse fondamentale in entrambe i meccanismi di ingresso ed uscita dal ciclo cellulare) Immunologia Metabolismo Vettori virali (anche con finalità di terapia genica). RICERCA CLINICA Grazie ad un accordo con Tecnofarmaci (consorzio tra Imi e 19 aziende farmaceutiche) e Informa (CRO) è nato un network clinico con l’obiettivo di raccordare il mondo universitario, quello ospedaliero e quello dell’industria farmaceutica nel campo della ricerca clinica: una rete che oggi mette in collegamento 132 reparti ospedalieri e universitari italiani suddivisi per aree di specializzazione. DIDATTICA La gestione è affidata al Consorzio EDUMEDICA ( Parco Scientifico Biomedico Teleskil e Verducci Editore). BIOMATERIALI Attraverso il Consorzio tra il San Raffaele e il CSM (Centro Sviluppo Materiali) Biotech e in collaborazione con: Politecnico di Milano (Dipartimento di Bioingegneria), Università di Roma 'La Sapienza' si studieranno progetti di prototipi personalizzati per protesi ortopediche, cardiovascolari, neurochirurgiche e maxillofacciali. ATTIVITA’ ON LINE Gestita attraverso due portali: www.emergenzaecstasy.it e www.clinicum.it (portale divulgativo in materia sanitaria). TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI POSITRONI (PET) Una tecnologia rivoluzionaria per lo studio dei tumori All’interno delle attività del Parco Scientifico Biomedico San Raffaele di Roma verrà installata dal prossimo anno la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET). La Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) consente l’accurata localizzazione delle neoplasie all’interno del corpo umano che, grazie ad alcune caratteristiche metaboliche tipiche delle cellule tumorali, vengono visualizzate come zone di maggiore accumulo di tracciante. Le analisi condotte con la PET, aggiungendo informazioni funzionali a quelle ottenute con le metodiche di imaging convenzionale come TAC e Risonanza Magnetica, limitano il numero di procedure diagnostiche invasive e contribuiscono a definire approcci terapeutici migliori. La PET si è dimostrata infatti capace di indirizzare e modificare l’approccio terapeutico nel 45% dei casi, di contenere i costi sanitari e rappresenta oggi la metodica di elezione per la localizzazione dei tumori e la verifica dell’effetto dei trattamenti terapeutici. Lo sviluppo della tecnologia PET non è ancora uniforme sul territorio nazionale. In particolare, non esistono ancora sistemi PET a Roma, né in tutto il Lazio. Dall’inizio dell’anno prossimo, il Parco Scientifico Biomedico di Roma San Raffaele, in collaborazione con la ditta Alliance, metterà a disposizione delle strutture sanitarie che ne faranno richiesta uno di questi sistemi. TELBIOS SPA All’interno del Parco Scientifico Biomedico San Raffaele di Roma opererà anche Telbios SpA che è stata fondata a fine anno 2000 da Alenia Spazio e Science Park Raf, dopo un’esperienza di quattro anni dell’omonimo Consorzio. Telbios SpA sviluppa industrialmente due rami di attività specifici: telemedicina formazione medica a distanza Telemedicina Telbios ha l’obiettivo di creare una rete di ospedali a cui fornire tutta quella serie di servizi e soluzioni necessari allo scambio di pareri clinici. Sono attivi fra gli altri protocolli di telemedicina e teleassistenza con l’Albania, il Kossovo e prossimamente l’Afghanistan. Formazione medica a distanza Questa attività consiste nella produzione e nella distribuzione di corsi per il personale sanitario. La distribuzione può avvenire tramite satellite (analogamente ad una normale televisione satellitare), oppure via larga banda e/o supporto solido (CD o DVD). Telbios in questo caso opera da Application Service Provider ed anche da produttore.
31-10-2002
ultima modifica: giovedì 31 ottobre 2002
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