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Comunicati stampa

Presentato il Rapporto 2007 dell`Osservatorio Romano delle Migrazioni
L’area romana continua a rappresentare il massimo polo immigratorio del paese, con più di 360 mila soggiornanti tra la Capitale e gli altri Comuni della Provincia all’inizio del 2006 e, nell’ultimo decennio, ha visto stabilirsi oltre 200 mila nuovi stranieri, con insediamenti significativi in molti comuni oltre al capoluogo. Sono questi i dati che emergono dal Rapporto 2007 dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni, presentato con una conferenza stampa questa mattina presso la sede della Camera di commercio di Roma da mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas di Roma, Lorenzo Tagliavanti, vice presidente della Camera di Commercio di Roma, Claudio Cecchini, assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Roma, Raffaela Milano, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma. Alle ore 16.30 il libro verrà presentato in un convegno aperto al pubblico presso l’Istituto “G. Galilei” in Via Conte Verde, 51 (Piazza Vittorio). Nel sito www.caritasroma.it è disponibile la scheda sintetica del Rapporto e gli interventi dei relatori Roma, 18 aprile 2007 – “Se vogliamo capire il mondo di oggi, l’immigrazione è senz’altro una fondamentale chiave di lettura perchè costituisce la dimensione umana della globalizzazione. I recenti episodi che hanno coinvolto la comunità cinese di Milano non traggano in inganno. L’Italia è un paese accogliente che ben ricorda il proprio passato di migrazioni. Tuttavia, la convivenza e l’integrazione non sono processi semplici e implicano una maggiore predisposizione al dialogo da parte di tutti. Non dobbiamo aver paura ad aprirci alla prospettiva dello scambio, cercando di mediare, limare, aggiustare, indirizzare, armonizzare e preparare, quindi, una sintesi più ricca”. Così il direttore della Caritas diocesana di Roma, mons. Guerino Di Tora, ha sintetizzato il Rapporto 2007 dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni, lo studio che l’organizzazione ecclesiale promuove in collaborazione con la Camera di Commercio, la Provincia ed il Comune di Roma. “L’Osservatorio Romano sulle Migrazioni – ha dichiarato Lorenzo Tagliavanti, vice presidente della Camera di Commercio di Roma – rappresenta uno strumento assai utile per conoscere e fornire spunti di riflessione su un fenomeno complesso e in continua evoluzione come quello dell’immigrazione. La CCIAA di Roma, che con questo Terzo Rapporto consolida ulteriormente la sua collaborazione con la Caritas, è da sempre attenta a favorire politiche di sviluppo che coniughino competitività e solidarietà, crescita economica e miglioramento della qualità della vita. La forte crescita dell’imprenditoria immigrata è da considerarsi come un prezioso contributo allo sviluppo socio-economico dell’Italia e di Roma in particolare”. Il Rapporto, presentato in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione anche di Claudio Cecchini, assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Roma e Raffaela Milano, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma, unisce l’attenzione alle esigenze economico-produttive a quelle socio-culturali dell’immigrazione nell’area romana. Questo nuovo strumento di lavoro si rivolge a un pubblico molto vasto: professionisti e operatori impegnati nei settori sociale, formativo, associativo e imprenditoriale, come anche funzionari delle strutture pubbliche, studiosi, amministratori e politici, ma anche semplici cittadini desiderosi di cogliere il senso delle migrazioni nello specifico dell’area romana. La provincia di Roma continua a rappresentare il massimo polo immigratorio del paese, ospitando il 13% degli immigrati presenti in Italia. Si tratta di oltre 360 mila soggiornanti, tra la Capitale e gli altri comuni della Provincia all’inizio del 2006, con un incremento di oltre 200 mila unità nell’ultimo decennio. Il capoluogo, da solo, accoglie il 68% (261 mila soggiornanti secondo la Stima della Caritas) degli immigrati presenti nella Provincia, mentre il resto degli stranieri si è insediato nell’hinterland per la maggiore disponibilità di abitazioni, ma talvolta anche per le opportunità lavorative ed le reti familiari. Nella graduatoria dei comuni con il maggior numero di stranieri residenti, dopo Roma, troviamo Guidonia Montecelio, con 4.525 residenti stranieri, Fiumicino (4.209), Ladispoli (3.912), Tivoli (3.076) e Pomezia (2.998). L’incremento registrato nel corso del 2005 è stato particolarmente rilevante nei Comuni di Pomezia (+ 41,3%), Anzio (+ 26,4%), Ardea (+ 23,6%), Guidonia (+ 19,3%) e Ladispoli (+ 18,5%). Si tratta, in tutti i casi, di città poste nella fascia urbana limitrofa alla Capitale e piuttosto ben collegate tramite il trasporto pubblico, a dimostrazione che, a prescindere dalla residenza, per i cittadini stranieri Roma continua a fungere da polo di attrazione per l’inserimento socio-lavorativo. Immigrati sempre più protagonisti nel mondo del lavoro ed in molti settori economici. Nel corso del 2005 il 10% del totale della assunzioni a tempo indeterminato ha riguardato gli stranieri (costruzioni, collaborazioni familiari e settore turistico-alberghiero su tutti), e ben 18 mila stranieri sono risultati titolari di imprese o soci di esse nella Provincia di Roma. Nel settore dell’imprenditoria si inseriscono sempre più gli immigrati, come evidenziano i dati della Camera di Commercio. Le imprese, il cui titolare risulta nato all’estero, sono aumentate nel corso del 2006 del 32% (44% solo nel settore dei phone centers e 39% nel comparto costruzioni) e vedono come protagonisti cittadini rumeni (oltre 2 mila), bengalesi, cinesi e marocchini (1,5 mila). Gli Assessori alle Politiche Sociali, Raffaella Milano per il Comune di Roma, e Claudio Cecchini per la Provincia di Roma, nei loro interventi si sono ispirati alla consapevolezza che l’area di Roma, con l’integrazione tra realtà metropolitana e comuni circostanti, si propone come il più vasto laboratorio di sperimentazione delle politiche di integrazione, da commisurare sia a un grande contesto urbano come quello della Capitale, dove tra non molto gli immigrati sfioreranno le 300 mila unità, sia ai comuni più piccoli, dove si va da una presenza di poche centinaia a diverse migliaia di unità. La forte crescita che si sta registrando impone agli amministratori di dedicare l’attenzione prioritaria ai servizi sociali, senza però trascurare la riflessione sui dati e l’inquadramento delle prospettive che ne derivano, motivo per cui hanno patrocinato, insieme alla Camera di Commercio, l’Osservatorio Romano sulle Migrazioni Nel sito www.caritasroma.it è disponibile la scheda sintetica del Rapporto e gli interventi dei relatori
18-04-2007
ultima modifica: mercoledì 18 aprile 2007
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