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Comunicati stampa

Centro Sviluppo Materiali 1963-2003
Quarant'anni di ricerca per il progresso delle imprese e della società civile Il Centro Sviluppo Materiali (CSM) rappresenta il principale centro di ricerca italiano nel settore dei materiali metallici, ceramici e compositi, ed è tra i primi in Europa per dimensione e fatturato (40 milioni di euro annui). Il Centro Sviluppo Materiali, che quest’anno compie 40 anni, impiega circa 335 addetti, di cui 200 in possesso di laurea e possiede competenze professionali che l’allargamento a settori merceologici diversi ha profondamente modificato. E’ un Centro di Eccellenza, tra i più qualificati d’Italia e d’Europa, che sviluppa la sua attività di studio, sperimentazione e ricerca industriale sui materiali, dalla fase di laboratorio e sviluppo di processi e tecnologie di fabbricazione a quella di progettazione e ingegnerizzazione di componenti e strutture. Scopo del CSM è svolgere attività di ricerca industriale per le aziende, con l’obiettivo di trasferire innovazione e miglioramenti tecnologici nel campo dei materiali in risultati utili per la competitività delle imprese e per il miglioramento della qualità della vita. Nel corso dei 40 anni il CSM ha generato brevetti per complessivi 630 titoli. Il CSM nasce nel 1983 come evoluzione del Centro Sperimentale Metallurgico costituito nel 1963 (e di cui conserva l’acronimo). Con il nuovo CSM ebbe inizio un processo di diversificazione con l’ampliamento del tipo di materiali trattati: non solo l’acciaio ma anche altre leghe metalliche e altri materiali non ferrosi. Fu tale processo, fortemente voluto dall’allora presidente dell’IRI Pietro Sette, che portò nel 1983 al cambiamento del nome: il Centro Sperimentale Metallurgico divenne Centro Sviluppo Materiali. Il CSM ha dotazioni per usi sperimentali per un valore di circa 60 milioni di euro. Si tratta di attrezzature per indagini e misure di laboratorio, impianti pilota in scala idonei a simulare processi produttivi, ed alcune stazioni sperimentali uniche in Europa. Da citare, la stazione sperimentale di Perdasdefogu in Sardegna, l’unica in Europa con la quale è possibile valutare le prestazioni di grosse tubazioni in acciaio per il trasporto di fluidi in pressione e la relativa integrità strutturale; gli impianti di colaggio che realizzando nastri metallici sottili direttamente da materiale liquido, consentono notevolissimi risparmi energetici ed una considerevole compattazione dei cicli produttivi. Con alcuni strumenti di laboratorio si riesce ad esplorare la composizione dei metalli a livello atomico e rilevare la presenza di atomi indesiderati in concentrazioni di alcune unità su un milione di atomi. Con altri ancora è possibile realizzare giunzioni di metalli differenti o di metalli con altri materiali non metallici sfruttando le potenze e la flessibilità dei raggi laser. Con altri strumenti inoltre è possibile ottenere materiali complessi e riprodurre su piccola scala sculture, basso/alto rilievi di importanza storica o archeologica ai fini della diagnosi o del restauro dell’opera originale. Il CSM inoltre, grazie all’esperienza sulle problematiche ecologiche maturata sui siti siderurgici, opera anche nel campo delle tecnologie ambientali. Con gli impianti al plasma di cui dispone è in grado di trattare ad altissima temperatura dei rifiuti solidi urbani, mirando alla loro inertizzazione o alla generazione di gas da utilizzare negli impianti di generazione di energia elettrica. Infine, tra le realizzazioni del CSM rese possibili anche dal supporto della Commissione Europea, occorre citare le unità abitative mobili, leggere pur se in acciaio, destinate a situazioni di emergenza: terremoti, alluvioni, centri di raccolta. Attualmente tali unità, completamente accessoriate con aria condizionata e servizi essenziali, sono allo studio della Protezione Civile per la loro definitiva adozione quale elementi componibili sostitutivi dei container. L’attuale CSM è il risultato del processo di privatizzazione della siderurgia pubblica avviato nel 1993. Con tale processo il CSM da azienda nazionale e corporate (al servizio dei soli azionisti) diviene internazionale, intersettoriale e non corporate (al servizio non solo degli azionisti ma anche dei clienti). Nell’azionariato attuale figurano infatti aziende multinazionali come Thyssenkrupp, Tenaris, Vesuvius, Techint, aziende nazionali come Finmeccanica, Fincantieri, il Gruppo ENI, Utilities pubbliche (AMA, ACEA), e la Società per il Polo Tecnologico Industriale Romano, mentre le attività svolte riguardano in aggiunta a quello siderurgico settori quali l’energia e l’ambiente, l’industria del petrolio e del gas, la cantieristica, il settore delle costruzioni. Più di recente e nella prospettiva della creazione nella Regione Lazio del Distretto Aerospaziale, sono state avviate attività riguardanti il settore aeronautico/spaziale, in collaborazione con le Aziende Finmeccanica e altre industrie nazionali. “Il CSM – dichiara Roberto Bruno, Amministratore delegato del Centro Sviluppo Materiali – ha rappresentato una continuità negli anni e in diverse condizioni di mercato e di assetto societario, evolvendosi da azienda inserita in un sistema industriale unico corporate in un contesto di aziende con soci e clienti diversificati. Esso ha rappresentato un riferimento nazionale costante a livello tecnologico e scientifico, pur in situazioni avverse quando la ricerca appariva essere un fattore non di propulsione della competitività, quanto piuttosto un esercizio riservato a pochi privilegiati. In tali anni il CSM rispose alla sfida degli altri centri europei attirando risorse professionali di alto livello che altrimenti non avrebbero avuto sbocco verso la creatività o l’avrebbero realizzata con fuga all’estero”. Risultati di maggior rilievo Prodotti: 1) Tubazioni da lamiere spesse ad altissima resistenza meccanica e altissima tenacità alla frattura adottate dall’industria energetica nazionale per il trasporto di fluidi in pressione mediante condotte di grande diametro. 2) Nastri in acciaio inossidabile facilmente formabili e resistenti alla azione corrosiva di detergenti per l’industria degli elettrodomestici e alimentare. 3) Lamierini metallici rivestiti con riporti multistrato e componenti meccanici di forma complessa utilizzati per l’industria dell’auto di competizione. 4) Rivestimenti complessi metallo-ceramici con funzioni di barriera termica, antiusura, con proprietà ottiche speciali per impieghi in settori diversi dell’aeronautica: la elicotteristica, gli involucri delle navicelle spaziali, aerei da ricognizione. 5) Prototipi di pale monocristalline per turbine avio impiegate nelle versioni più recenti degli aeromobili per impieghi civili e militari, idonee a sopportare estreme condizioni di temperatura e sollecitazioni meccaniche. 6) Colonne dei pozzi petroliferi profondi (6 Km) ad altissima affidabilità, impiegate per la esplorazione e la estrazione di fluidi anche su alti fondali marini. 7) Barriere stradali di nuova concezione per la sicurezza all’urto di auto-motoveicoli. Processi: 8) Tecniche di produzione di nastri sottili in metallo direttamente dal bagno fuso (Strip Casting) adottate o in fase di adozione dalle siderurgie più avanzate in campo internazionale. 9) Nuovi processi di pulitura superficiale dei nastri per la eliminazione della scaglia, senza effetti sulla qualità dei bagni resi del tutto riciclabili e senza alcun impatto ambientale. Impianti e sistemi: 10) Sistemi esperti per la gestione di complessi reattori chimici (altiforni), operanti secondo logiche delle reti di neuroni cerebrali, adottati dalle maggiori siderurgie nazionali. 11) Sistemi di monitoraggio e controllo della corrosione su impianti di desalinizzazione e grandi strutture metalliche e in cemento armato. 12) Trattamento delle biomasse per la generazione di idrogeno quale combustibile non inquinante. 13) Tecniche di trattamento biologiche delle acque ai fini della eliminazione di sostanze tossiche. 14) Tecnologie e impianti al plasma per la inertizzazione o valorizzazione dei rifiuti urbani, anche tossici. Per informazioni: Direzione Comunicazione Camera di Commercio di Roma Direttore Massimiliano Colella Tel. 06 6781178, cell. 339 6919906 Giorgia Mirkos tel. 066781178 – fax 066781249 e-mail: massimiliano.colella@rm.camcom.it giorgia.mirkos@rm.camcom.it sito internet: www.rm.camcom.it
12-12-2003
ultima modifica: venerdì 12 dicembre 2003
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