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A Gennaio anche il Partenariato pubblico privato `va in letargo`
Settore: CCIAA Roma
A Gennaio anche il Partenariato pubblico privato “va in letargo” Per più di un motivo Gennaio costituisce un mese di “stanca” per il mercato dei lavori pubblici e ancor più per la quota che attiene alla ricerca di partner privati. Le scadenze di Dicembre concentrano l’attività amministrativa di lancio e gestione delle proposte; le pause feriali con la riduzione dei giorni lavorativi e la tradizionale lenta ripresa verso la nuova scadenza di giugno sono tutti fattori congiunturali che pesano. A ciò si aggiunge un elemento più rilevante e di medio periodo caratterizzato dalla scarsità crescente delle risorse pubbliche che frena anche le attività promozionali. Il risultato quale emerge dai dati dell’Osservatorio nazionale sul Project Financing - promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze da Unioncamere e dalla Camera di Commercio Roma e realizzato da AeT - Ambiente e Territorio, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con CRESME e Tecnocons – è che l’interesse si concentra sulle concessioni e su piccoli interventi soprattutto di arredo urbano. Con la conseguenza che a trainare il mercato del Partenariato Pubblico Privato a Gennaio sono le concessioni di servizi e le altre procedure. Complessivamente nel primo mese del 2005 le gare con finanziamento pubblico-privato indette sull’intero territorio nazionale sono state 99 per un volume d’affari di 218 milioni pari a un importo medio di 4,6 milioni. Rispetto a un anno fa il numero delle iniziative risulta cresciuto del 46% a fronte di una spesa che si riduce di poco più di un terzo (-35%). Diminuiscono anche le iniziative di ricerca del promotore privato (PF art. 37), con una contrazione del 32%. Eguale andamento sia per quanto riguarda le gare di Project (-25%) che le concessioni ex art. 19 (-21%). Trend opposto, invece, per le altre formule concessorie che risultano più che triplicate e per le altre forme di collaborazione tra pubblico e privato, addirittura quadruplicate. Dinamiche tutte negative rispetto a Dicembre 2004: ridimensionamento del numero (-36%), crollo della spesa (-88%) e della dimensione media dei progetti (-80%). La cattiva congiuntura finanziaria colpisce soprattutto i Comuni che con le 80 iniziative pari a 148 milioni complessivi, riducono fortemente le loro iniziative: 37 iniziative e 332 milioni in meno. La frenata del Project Financing A Gennaio 2005 le iniziative di PF bandite sono state 25 di cui 19 preselezioni e 6 gare, per un volume d’affari di 100 milioni, di cui 71 milioni relativamente alla fase 1 e 29 alla fase 2. Rispetto a Gennaio 2004 sono state avviate 11 iniziative e 83 milioni in meno. Continua il processo di progressiva riduzione del valore medio delle opere. Quelle medio piccole, di importo inferiore ai 5 milioni, hanno rappresentato il 68% del totale. L’iniziativa di maggiore importo è risultata quella relativa alla realizzazione di un parco sportivo nell'ambito del P.R.U. di San Bartolo a Cintoia, del valore presunto di 25 milioni di euro, bandita dal Comune di Firenze. In dettaglio il Comune fiorentino chiede una proposta che dovrà prevedere la costruzione di: una piscina coperta; una piscina scoperta per la balneazione estiva con connotazioni di tipo ludico; un campo sportivo per la pratica delle discipline del rugby e del football americano a livello agonistico, completo di spogliatoi, servizi e punto di ristoro; una pista coperta per il pattinaggio in grado di ospitare una pista di ghiaccio nei mesi invernali, completa di spogliatoi e servizi; almeno tre campi di calcio a 5; la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di una tribuna di capienza non inferiore a 250 posti a corredo del campo sportivo per il rugby ed il football americano e di un anello di pista ciclabile all’interno dell’area (opera che sarà eseguita a cura e spesa dell’Amministrazione Comunale). Inoltre la proposta potrà prevedere la costruzione di: spazi coperti per fitness, wellness ed in generale iniziative collegate all’attività motoria; attrezzature per il ristoro, attività ricreative e tempo libero; foresteria; installazione di mezzi pubblicitari. Concessioni e procedure nel segno dell’arredo urbano Gennaio conferma una tendenza che era stata già rilevata alla fine dell’anno scorso, ovvero una crescita di peso e di interesse delle amministrazioni pubbliche verso le concessioni di servizi e verso procedure diverse da quelle proprie della finanza di progetto e della concessione di costruzione e gestione. Nel primo mese del 2005, infatti, i due gruppi di procedure rappresentano insieme il 64% del totale delle iniziative. Le concessioni di servizi con 31 gare per un importo segnalato complessivo di 46 milioni e 365 mila euro registrano un andamento decisamente in crescita rispetto allo stesso mese del 2004. Vengono, infatti, superati di circa 2 volte sia il numero (+210%) che il valore (+174%). Circa un terzo delle iniziative riguardano l’arredo urbano. Tra le gare relative ad altre forme di coinvolgimento del capitale privato prosegue il successo degli avvisi per la ricerca di sponsor. A Gennaio sono state bandite 24 iniziative per finanziare l’arredo urbano e/o la manutenzione del verde in diverse piazze, vie e aree urbane, riconoscendo allo sponsor un ritorno di immagine grazie all'esposizione di cartelli pubblicitari. Le amministrazioni che hanno fatto ricorso alla formula dello sponsor sono state 3: il Comune di Domodossola (Vb) con 13 lotti; il Comune di Portogruaro (Ve) con 8; il Comune di Milano con 3. Continuano poi ad essere bandite gare per la costituzione di società miste. Le più rilevanti riguardano l’Ato 2 di Catania e la Regione Campania. L’Ato di Catania cerca il socio privato della Servizi Idrici Etnei Spa, società che gestirà e realizzerà i lavori connessi del sistema idrico integrato e per la quale si prevedono lavori in affidamento diretto per un ammontare complessivo che oscilla tra un minimo di 250 milioni di euro e un massimo di 850. Si tratta di un secondo tentativo dopo che quello avviato ad Ottobre 2004, risultato infruttuoso. La Regione Campania invece cerca il socio privato di minoranza della Scabec Spa, società che dovrà gestire i servizi finalizzati al miglioramento della fruizione pubblica e della valorizzazione del patrimonio artistico regionale e dei correlati interventi di manutenzione.
22-02-2005
ultima modifica: martedì 22 febbraio 2005
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