Sezione salto di blocchi

Comunicati stampa

Osservatorio Romano sull'Immigrazione - Primo rapporto annuale 2004
Settore: Osservatorio Romano sull`immigrazione
Roma, 22 marzo 2004 – E’ stato presentato oggi il Rapporto 2004 dell’Osservatorio Romano sull’Immigrazione della Caritas di Roma e della Camera di Commercio di Roma. Il Rapporto, alla sua prima edizione, è uno strumento di studio e riflessione per chi lavora nel mondo dell’immigrazione o vuol conoscere gli aspetti dell’accoglienza e dell’intercultura. La ricerca, condotta da un’equipe di esperti della Caritas, risponde ad esigenze che travalicano il semplice reperimento ed elaborazione di dati ed è estremamente utile per comprendere l’immigrazione in quanto fenomeno epocale e destinato a determinare forti cambiamenti nella nostra società. Il volume (40 pagine, 32 capitoli, 40 tabelle) è stato illustrato in una conferenza stampa da mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas di Roma e da Andrea Mondello, presidente della CCIAA. “Il tema degli immigrati e della loro integrazione è di particolare rilevanza e la Capitale è consapevole del contributo socio-culturale, nonché economico, che i nuovi inserimenti nel tessuto sociale e produttivo possono apportare all’intera collettività” ha sottolineato Andrea Mondello nel suo intervento. “Cambiamenti della società sui quali è tempo di riflettere, serenamente e senza pregiudizi, per essere in grado al più presto di coglierne l’intrinseca ricchezza e di fornire risposte concrete ad una comunità che, accanto alla parità dei diritti, chiede anche la condivisione dei doveri da parte delle persone che scelgono di vivere e lavorare nella nostra città”. Mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas, presentando il Rapporto 2004 ha illustrato le numerose attività della Caritas per gli immigrati e per favorire l’intercultura. “L’attenzione alla condizione umana costituisce un binomio inscindibile con il compito spirituale dell’evangelizzazione; la testimonianza della comunità ecclesiale di Roma non sarebbe, infatti, efficace se non si interessasse della popolazione nelle sue situazioni concrete, in particolare di coloro che rischiano di restare emarginati dalle opportunità di sviluppo, o quanto meno di non essere adeguatamente presi in considerazione. Nell’ambito di questa impostazione, l’immigrazione non poteva non costituire un punto essenziale, perché si tratta di un segno dei tempi che caratterizzerà sempre più il mondo occidentale, il nostro Paese e la nostra città, con implicazioni di grande portata a livello economico, culturale e religioso”. Il rapporto completo è disponibile nei siti www.caritasroma.it e www.rm.camcom.it. Ne illustriamo di seguito alcuni aspetti. Gli stranieri in Provincia di Roma Il Rapporto stima che in Provincia di Roma, al 31 dicembre 2003, vi siano stati 322.824 cittadini stranieri regolari presenti effettivamente, tra comunitari ed extracomunitari. Questo numero si ottiene aggiungendo ai 291.012 cittadini stranieri registrati dal Ministero dell’Interno 31.812 minori, stima ottenuta a partire dai dati del Censimento. Il 53,8% di questa popolazione è costituita da donne (116 donne ogni 100 uomini). Contrariamente a quanto avviene a livello nazionale, in Provincia di Roma prevalgono i celibi (56,3% e 163.948 unità) rispetto agli sposati (41,0% e 119.452). La Provincia di Roma detiene complessivamente la quota del 13,3% sul totale dei soggiornanti stranieri registrati in Italia dal Ministero dell’Interno (2.193.999). Gli stranieri nel Comune di Roma I cittadini stranieri registrati nell’anagrafe del Comune di Roma al 31 dicembre 2003 sono risultati 201.663. Ipotizzando che ad essi si siano aggiunti 96.000 regolarizzati, arriviamo ad una presenza regolare complessiva di 298.000 cittadini tra comunitari e non comunitari, con un’incidenza rispetto alla popolazione complessiva (2.802.500) del 10,5%. La distribuzione degli immigrati presenti nella Capitale è diversamente ripartita: si va dal picco di circa 30.000 persone (27.000 immigrati nel XX Municipio e 34.000 nel I, secondo la stima del Rapporto che integra i dati dell’anagrafe comunale) ad un livello inferiore alle 10.000 unità (Municipi III, X e XVII). Il primo Municipio, in particolare l’Esquilino, continua ad essere il principale polo residenziale dell’immigrazione a Roma: qui la componente immigrata raggiunge il picco del 27% della popolazione totale, con ben 33.500 presenze. Valori inferiori, ma comunque rilevanti (intorno al 18%), si raggiungono nel XX Municipio, lungo l’asse residenziale della Cassia. In buona parte degli altri Municipi si raggiungono valori percentuali superiori al 10% o di poco inferiori. Le nazionalità Tra i 192 gruppi stranieri presenti nella capitale il primo, per tanti anni, è rimasto quello filippino con un’incidenza del 10% sul totale. A seguito del forte insediamento dei romeni arrivati a 60.000 soggiornanti (un quinto di tutti gli immigrati) si è verificata al vertice una forte concentrazione. I filippini (22.892), doppiati ma buoni secondi, sono seguiti da diversi gruppi nazionali con più di 5.000 unità: Albania, Perù, Stati Uniti, Spagna, India, Cina, Egitto, Ecuador, Regno Unito, Sri Lanka, Moldavia, Germania. Il Brasile sfiora, senza raggiungerle, le 5.000 unità. Complessivamente, per l’intera Provincia, gli europei sono il 52,8% delle presenze (3 su 4 vengono dall’Est), gli asiatici sono il 21,4%, gli americani il 14,9% e gli africani solo il 10,5%. Tra i primi 15 paesi per numero di soggiornanti sono inclusi 3 paesi dell’Est Europa, 4 dell’Unione Europea, 5 dell’Asia, 3 dell’America e 1 dell’Africa. Gli immigrati nel mondo del lavoro In Provincia i permessi per lavoro dipendente sono il 64,1% del totale, 2 punti in percentuale in meno rispetto alla media nazionale mentre quelli per motivi familiari sono il 15,7% (la media nazionale è del 24,3%). Nel corso dell’ultimo anno i lavoratori dipendenti sono raddoppiati (erano solo 90.222 alla fine del 2002 per diventare 180.000 alla fine del 2003) e questo per effetto della regolarizzazione. I soggiornanti per lavoro autonomo sono 7.307 (6 % del totale), quasi 2 mila in meno rispetto allo scorso anno. In Provincia di Roma le assunzioni a tempo indeterminato nel 2003 sono state 207.227, delle quali 24.778 riguardanti i lavoratori nati in paesi extracomunitari (11,7%): l’incidenza di questi ultimi è più bassa rispetto alla media nazionale ma pur sempre consistente. Tra gli assunti il 38,7% è costituito da donne (un valore questo al di sopra della media nazionale che è del 35,5%). I settori di maggiore impiego sono nell’ordine: le costruzioni (3.213 assunzioni), le attività immobiliari e le pulizie (2.796), gli alberghi e i ristoranti (2.496) e, con più di 1.000 assunzioni, i trasporti e l’agricoltura. Si riscontra una maggiore concentrazione degli immigrati nelle piccole aziende (fino a 10 dipendenti). Si tratta di lavoratori molto giovani: il 68% ha un’età tra i 18 e i 35 anni e il 26% tra i 36 e i 50 anni. Sono meno di mille i minori che lavorano (837) e solo 583 quelli che hanno più di 50 anni. Gli immigrati imprenditori La consistenza complessiva della componente straniera delle cariche imprenditoriali registrate nella Provincia di Roma è risultata, a fine 2003, pari a 15.879 unità, ossia il 5,9% del totale (oltre 270.000 unità); di essi il 56,1 % risulta iscritto nel Registro delle Imprese a partire dall’anno 2000. L’imprenditoria straniera operante nella Provincia di Roma è così arrivata a costituire il 7% del totale nazionale, con una netta prevalenza della componente extracomunitaria (14.213 cariche). Una imprenditoria, quella degli stranieri della Capitale, con uno spiccato policentrismo etnico. I cinesi sono la comunità maggiormente rappresentata, il 9,9 % degli stranieri iscritti al Registro Imprese, seguiti dai romeni con l’8,4 % e dagli egiziani con il 7,2%. Subito a ridosso ci sono Marocco (5,3%), Libia (4,5%), Polonia e Nigeria (percentuali di poco superiori al 3%). Scarica la ricerca completa Ufficio Stampa Caritas Alberto Colaiacomo Tel. 06 69886417 Cell. 348-7218754 ufficio.stampa@caritasroma.it Ufficio Stampa CCIAA Roma Direttore : Massimiliano Colella Giorgia Mirkos - Massimo Piagnani tel. 06 6781178 - 6795941 339-6919906 massimiliano.colella@rm.camcom.it giorgia.mirkos@rm.camcom.it m.piagnani@promoroma.com www.rm.camcom.it
22-03-2005
ultima modifica: martedì 22 marzo 2005
Comunicati stampa