Tagliavanti: “La situazione economica resta complessa.
Il nostro tessuto produttivo soffre, ma non si è rassegnato
al declino: il Lazio vanta il miglior saldo numerico tra le varie regioni italiane: +2.322 imprese nel primo trimestre 2021”
Roma, 23 aprile 2021 – In una fase che resta molto difficile per l’economia italiana a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria e in uno scenario purtroppo complessivamente negativo, il Lazio - nel primo trimestre del 2021 - risulta essere la prima regione italiana per saldo attivo delle imprese: +2.322 (11.097 le iscrizioni a fronte di 8.775 cessazioni). Questo è quanto emerge dal report Movimprese diffuso oggi.
Il tasso di crescita delle imprese nel Lazio, nel primo trimestre dell’anno, è stato pari a +0,35%, contro una media nazionale dello +0,08%. Il numero totale delle imprese registrate, al 31 marzo 2021, è pari a 656.137.
Tutte le province della regione, tranne Rieti, registrano un valore positivo e superiore alla media italiana. Nei primi tre mesi dell’anno la crescita del numero delle imprese è stata del +0,16% a Frosinone, del +0,21% a Latina, del +0,42% a Roma, del +0,20% a Viterbo e -0,21% a Rieti.
“Pur in una situazione di estrema sofferenza dettata dal perdurare dell’emergenza sanitaria, i dati diffusi oggi dalla rilevazione di Unioncamere/Infocamere – sottolinea il Presidente di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti – confermano una tenace dinamicità del nostro tessuto produttivo e una diffusa capacità delle imprese di adattarsi alle nuove esigenze e alle mutate condizioni del mercato economico. Il nostro sistema produttivo soffre, ma non è stato distrutto dalla pandemia e non si è rassegnato al declino. Roma, con un saldo attivo di 2.081 imprese, vanta il miglior saldo numerico italiano, ma naturalmente non bisogna adagiarsi.
Purtroppo - conclude Tagliavanti - la situazione economica generale resta complessa e in questa delicata fase è prioritario continuare a sostenere adeguatamente e in tempi rapidi l’intero tessuto produttivo e, in particolare, i settori più colpiti dalla pandemia, penso ad esempio al turismo, al commercio, alla ristorazione e alle attività culturali e sportive. L’avanzamento della campagna vaccinale e il programma di riaperture appena indicato dal Governo inducono a un po’ di ottimismo. E ci sono comparti, come quello delle costruzioni (che nel Lazio vanta un saldo positivo nel primo trimestre 2021 di 785 imprese pari a un tasso di crescita del +0,88%) che, anche grazie al superbonus governativo del 110%, hanno già ripreso a trainare una parte dello sviluppo. E un altro segnale positivo è che molte imprese, anche piccole, stanno scegliendo il digitale perché hanno capito che è la via maestra per competere e guardare al futuro.
In ogni caso, la via d’uscita non è tornare al punto in cui eravamo. Dobbiamo fare un passo avanti e avere una nuova visione di crescita, sviluppo e inclusione sociale. Le risorse del Recovery Plan possono essere la leva giusta per scardinare lo scenario fin qui disegnato e sarà fondamentale avere la capacità di saperle gestire nell’interesse di tutti”.