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Accesso al credito Bancario (fonte elaborazioni su Banca d'Italia)

 

Roma, 19 aprile 2024 - A dicembre 2023 lo stock dei prestiti concessi dal settore bancario alle piccole e microimprese (imprese non finanziarie con meno di 20 dipendenti) romane è sceso a 4,8 miliardi di euro, in contrazione del 7,6% rispetto ai valori di dicembre 2022. 

Una contrazione molto più alta rispetto al dato medio della contrazione dei prestiti totali, a Roma -2,8% e a quello delle medie e grandi imprese con oltre 20 dipendenti che hanno visto ridursi i prestiti erogati dal settore bancario del 2,3% tra dicembre 2023 e dicembre 2022.

In aumento, invece, i prestiti alle famiglie dello 0,2% sempre nel periodo dicembre 2023-dicembre 2022. 

I tassi di interesse applicati sui prestiti sono in netto aumento nel Lazio come in Italia.

I tassi di interesse annuali sui prestiti alle imprese per esigenze di investimento sono saliti al 5,10% nel Lazio a settembre 2023, un aumento di quasi 4 punti rispetto all’1,13% di settembre 2022. 

I tassi sulle esigenze di liquidità delle imprese nel Lazio a settembre 2023 hanno raggiunto il 6,74%, oltre 3 punti percentuali in più rispetto al dato di settembre 2022. Valore che raggiunge il 7,64% nel settore delle costruzioni. 

Lo stock di depositi delle imprese di Roma a dicembre 2023 è diminuito del 16,4% su base annua, dato in peggioramento, mentre quello delle famiglie è calato del 3,8%.  “L’accesso al credito - afferma Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma - è un tema che va trattato con la massima attenzione ed è cruciale in un sistema economico come il nostro, composto da poche grandi imprese che possono accedere direttamente ai mercati e moltissime piccole e piccolissime imprese (oltre il 98% del totale) che, invece, non hanno questa possibilità. Per le imprese di piccole e piccolissime dimensioni, caratterizzate da uno straordinario spirito di intrapresa, ma con una marcata fragilità patrimoniale e sociale, il credito bancario rappresenta la primaria forma di finanziamento delle proprie attività.

In questo contesto, è necessario preservare l’accesso al credito per le imprese, soprattutto a quelle di minori dimensioni ma purtroppo, come anche i dati dimostrano, la stretta creditizia, legata anche all’aumento del costo del denaro, c’è stata, c’è e non è neppure leggera. Non esistono ricette miracolose e immediate - conclude Tagliavanti - per risolvere una situazione del genere, ma sicuramente un allentamento dei tassi di interesse, cosa che sembra imminente, potrebbe aiutare le nostre Pmi a (ri)ottenere credito, di conseguenza fiducia e riattivare investimenti che erano stati sospesi o cancellati”. 
 

I dati citati nel presente comunicato sono consultabili nell'allegato scaricabile in questa pagina.

19-04-2024
ultima modifica: mercoledì 24 aprile 2024
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