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Presentazione del volume ABITARE LA PERIFERIA
Roma, Tempio di Adriano, 19 luglio 2007 Nelle periferie romane abitano circa 2 milioni di persone; oltre 500 mila vivono nei quartieri di edilizia convenzionata e agevolata. Interi quartieri sono stati costruiti nell’ambito della legge 167 del 1962 che ha costituito per complessità, dimensione e innovazione, l’esperienza di edilizia sociale più significativa a livello nazionale. AeT – Ambiente e Territorio, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, ha realizzato insieme al CRESME e a seguito di un accordo con le Associazioni di categoria romane di settore (ACER, AGCI, CNA, Confcooperative, Collegio Edile Federlazio e Legacoop), uno studio articolato su più temi tra cui la ricostruzione della storia dell’edilizia sociale (legge 167) a Roma; una indagine sulla qualità dei servizi resi e attesi effettuata su 1.000 famiglie che vivono nei quartieri della 167; l’analisi di alcune esperienze di riqualificazione urbana di altre città europee e, infine, una proposta di un modello standard per gli interventi da realizzare. L’importanza dei dati raccolti e dei temi affrontati, in particolare il tema quanto mai attuale dell’emergenza abitativa, ha portato AeT e Promoroma, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, attraverso il Bibliocentro di Documentazione e Ricerca, a realizzare il volume “Abitare la Periferia”. Il libro ricostruisce la storia della periferia romana, quella costruita grazie alla legge 167 del 1962 nei Piani di Edilizia Economica e Popolare (PEEP) di Roma. Il volume però non si ferma alla sola ricostruzione storica, ma analizza il presente e cerca di comprendere come si vive oggi in questi quartieri e di individuare i fabbisogni attraverso una indagine che pone al centro la popolazione residente in quei quartieri. L’immagine della periferia che è emersa da questa indagine effettuata su 1.000 famiglie è stata sorprendentemente positiva. E’ emersa infatti una nuova e interessante domanda di servizi aggiuntivi sia alle persone che agli edifici che al quartiere. E’ stato proposto un questionario ad un campione di 1.000 famiglie residenti in 6 diversi raggruppamenti di PEEP, individuati in modo da analizzare la domanda per i servizi ipotizzati nelle diverse parti della città e definirne il mercato potenziale. I raggruppamenti di Piani di Zona in 167 sono: • Valmelaina comprende: Serpentara 1, Serpentara 2, Valmelaina, Vigne Nuove, Casal Boccone; • Tiburtino Casal De’ Pazzi è una vera e propria città pubblica di oltre 50.000 abitanti e comprende: Tiburtino Casal De Pazzi, Rebibbia, Pietralata, Tiburtino Nord, Tiburtino Sud, Tiburtino III; • Tor Bella Monaca comprende: Tor Bella Monaca e Rocca Fiorita; • Spinaceto comprende: Spinaceto, Tor de Cenci e Casal Brunori; • Acilia Dragoncello comprende: Palocco, Casette Pater 1 e 2, Acilia 2, Dragoncello, Madonnetta 1, Madonnetta 2, Malafede; • Primavalle Torrevecchia comprende Primavalle E-O, Torrevecchia1, Torrevecchia 2, Quartaccio 1, Quartaccio 2. Nel 59% dei casi le abitazioni risultano essere di proprietà del soggetto che vi risiede, mentre il 40% degli intervistati usufruisce dell’abitazione attraverso un contratto di locazione. Suddividendo il campione in base alle aree di riferimento si rileva che il maggior numero di proprietari risiede nella zona di Spinaceto, il 74%, mentre la minor percentuale di proprietari è stata rilevata nella zona di Tor Bella Monaca: sono, infatti, il 35% rispetto al 65% rappresentato dagli affittuari. L’87% delle famiglie in locazione risiede in un immobile appartenente ad un Ente pubblico; il canone versato mensilmente dagli affittuari si aggira, nella maggior parte dei casi, attorno ad una cifra che non supera 150 euro; più precisamente, il 34% degli intervistati dichiara di spendere tra 50 e 150 euro mensili e il 17% non più di 50 euro. Solo il 10% sostiene una spesa mensile che va da 500 a oltre 1000 euro. Ovviamente, sostanziali differenze nei canoni di locazione si registrano nelle varie aree analizzate: a Tor Bella Monaca, a esempio, nel 37% dei casi l’affitto non supera 50 euro mensili. È stato richiesto agli intervistati di valutare, con un voto da 0 a 10, i servizi e le caratteristiche dei diversi quartieri. La valutazione media che ne risulta è sostanzialmente positiva, con valori raramente inferiori alla sufficienza. Le voci considerate sono raggruppabili per livello di soddisfazione in quattro diverse categorie: • I servizi commerciali e le strutture pubbliche con valori superiori alla sufficienza. • I servizi di trasporto (strade, parcheggi e trasporti pubblici) con valori sufficienti. • I servizi per il decoro urbano (verde pubblico, attrezzature per il tempo libero e arredo urbano) anch’essi con una valutazione sufficiente. • La sicurezza, che ha un valore medio insufficiente, in realtà dipende profondamente dai singoli contesti. In particolare: • Tor Bella Monaca: valori inferiori alla media per arredo urbano e soprattutto per la sicurezza, valori medi per tutte le altre voci. • Valmelaina: valori negativi, inferiori alla media, per le voci legate al decoro urbano (strade, arredo urbano e strutture per il tempo libero) e valori insolitamente positivi per il trasporto pubblico. • Tiburtino – Casal De’Pazzi: valore particolarmente positivo per il verde pubblico, valori medi per le altre voci. • Spinaceto: valutazione sostanzialmente positiva per quasi tutte le voci con valori superiori alla media per parcheggi e verde pubblico. In controtendenza la percezione della qualità delle strutture per il tempo libero. • Acilia Dragoncello: unico caso nel quale la valutazione della qualità degli esercizi commerciali è inferiore alla sufficienza. I residenti ad Acilia-Dragoncello valutano negativamente anche il livello qualitativo delle strutture pubbliche, dell’arredo urbano e delle strade. Unico valore superiore alla media è la valutazione dei parcheggi. • Primavalle Torrevecchia: valutazioni negative per il decoro urbano (strade, verde pubblico e parcheggi). Unico valore superiore alla media è per la dotazione di attrezzature per il tempo libero. In ogni zona considerata, la richiesta principale e più urgente è stata quella di incrementare gli attuali livelli di sicurezza seguita da un miglioramento delle strutture pubbliche. Seguono gli interventi sulle strutture di incontro e partecipazione sociale e sull’arredo urbano. Successivamente, al campione è stato richiesto di esprimere la propria propensione a contribuire con una piccola spesa per l’attivazione di servizi al quartiere che possano migliorarne le condizioni di vita. I residenti che hanno valutato negativamente il proprio quartiere (Tor Bella Monaca e Primavalle) risultano essere i meno interessati. Nel caso di Tiburtino Casal De’ Pazzi si riscontra invece una inattesa propensione a contribuire con una piccola spesa ai servizi per il quartiere che deriva probabilmente dalla maggior percentuale di case di proprietà (e quindi probabilmente un reddito maggiore). La stessa tendenza si individua in quartieri quali Acilia, Spinaceto e Valmelaina. L’indagine campionaria ha poi approfondito le diverse tipologie di servizio attualmente utilizzate dalle famiglie evidenziando anche in questo caso l’esistenza di un interessante mercato potenziale. Questi quartieri guardano al futuro, possono divenire un interessante mercato potenziale per la sperimentazione di nuovi approcci per la riqualificazione urbana, in grado di offrire in modo integrato riqualificazione fisica e servizi in un’ottica di partenariato pubblico privato e di facility management. Ufficio Stampa Camera di Commercio di Roma Giorgia Mirkos – Massimo Piagnani tel. 06 6781178 – 06 6795941
20-07-2007
ultima modifica: venerdì 20 luglio 2007
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