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ExpoImpresaDonna
6, 7 e 8 marzo 2009 Tempio di Adriano, Piazza di Pietra, Roma (orario 10.00 – 18.00, ingresso gratuito) Formazione gratuita, incontri, orientamento al fare impresa e una mostra-stand di aziende locali dal titolo: “Dall’artigianato ai servizi innovativi” con un’apposita sezione dedicata alla moda e curata dall’Istituto europeo di design (Ied). Il tutto grazie a Expo Impresa Donna 2009, il terzo workshop promosso dal Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Roma e da BIC Lazio. La manifestazione si svolgerà a Roma, dal 6 all’8 marzo p.v., presso il Tempio di Adriano, sede dell’Istituzione camerale. Expo Impresa Donna rappresenta ormai un momento di incontro e confronto tra le imprenditrici e le aspiranti tali e per promuovere l’attenzione di Istituzioni, associazioni e opinione pubblica su questo fenomeno in forte crescita, ma che necessita di ulteriore attenzione e supporto. La Camera di Commercio di Roma e BIC Lazio, per l’occasione, presenteranno il sistema di servizi messo a punto per orientare e accompagnare le donne che intendano sviluppare un percorso imprenditoriale: servizi che vanno dagli Info Point di orientamento e assistenza progettuale, ai corsi di formazione, alle possibilità offerte dagli incubatori d’impresa ed, in generale, a tutte quelle opportunità che sono disponibili sul territorio regionale per la creazione e lo sviluppo di impresa. Non solo. L’obiettivo della tre giorni è anche quello di analizzare le tendenze del mercato e riflettere sulle prospettive di crescita, al fine di dare impulso alle forze istituzionali per un percorso di implementazione delle politiche di sostegno e di sviluppo delle pari opportunità. Nel corso del convegno di apertura che si terrà il 6 marzo alle ore 10 nel Tempio di Adriano, verranno presentati i risultati di una ricerca sull’imprenditoria rosa, elaborata dall’Ufficio Studi della CCIAA di Roma, dal titolo: “L’imprenditoria femminile in provincia di Roma: una lettura sub provinciale dei dati”. Il periodo preso in esame si riferisce al biennio giugno 2006 - giugno 2008. Oggetto di indagine sono state la totalità delle imprese femminili registrate, ovvero quelle iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Roma e non cessate. E nella provincia di Roma, al 30 giugno 2008, risultavano registrate 94.586 imprese femminili, di cui il 70,1% concentrate nel solo comune di Roma. Lo studio, inoltre, si caratterizza per il fatto che non si limita a un’analisi del fenomeno a livello provinciale ma sperimenta il tentativo di fotografarne le caratteristiche e la recente evoluzione nell’ambito di 6 distinte sub-aree provinciali, identificate sulla base di identità morfologiche e territoriali (il comune di Roma, i Castelli meridionali e litorale meridionale, i Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del sacco, il litorale settentrionale e area Sabatina, la Valle del Tevere e Sabina romana, la Valle dell’Aniene). Lo studio conferma la particolare vivacità del tessuto imprenditoriale femminile romano che continua a crescere a ritmi superiori a quelli medi nazionali anche nel periodo considerato (giugno 2006 - giugno 2008), evidenziando una variazione percentuale dello stock delle imprese femminili registrate pari a +7,5% (+6.599 unità) di gran lunga superiore all’omologo dato nazionale (+1%). In ambito provinciale, le imprese femminili risultano crescere di più nel Comune di Roma (+8,2%) e nella Valle del Tevere e Sabina romana (+8,1%), mentre l’incremento più basso si riscontra nel litorale settentrionale e area Sabatina (+4,5%). Per quanto riguarda i settori di attività, le imprese femminili della provincia risultano concentrate prevalentemente nei servizi (per il 62,1% del totale), staccando di gran lunga l’industria (11% del totale) e agricoltura (appena il 5%). Passando, poi, alla forma giuridica scelta per porsi sul mercato, lo studio fa emergere la fotografia di un tessuto imprenditoriale dalla strutturazione ben più robusta di quella riscontrabile a livello nazionale: ben il 31,4% delle imprese femminili della Provincia risulta, infatti, costituito sotto forma di società di capitale, contro il 13,7% del dato nazionale, mentre, specularmente, risulta notevolmente inferiore, nel confronto con l’Italia, la quota di imprese individuali (46,5% a fronte del dato medio italiano pari al 61,3%). L’analisi sub-provinciale dei dati evidenzia, poi, come il dato medio provinciale risulti fortemente condizionato dalla realtà del comune di Roma, dove le società di capitale raggiungono la quota del 36,9%, mentre nelle altre sub-aree si presentano fortemente ridimensionate nelle quote di presenza (con percentuali all’interno di un range che va dal 15,8% del litorale settentrionale e area Sabatina al 20,4% della Valle del Tevere e Sabina romana) In generale, nel resto della Provincia la scelta della forma d’impresa si presenta sbilanciata nettamente a favore delle forme giuridiche più “semplici”, in particolare dell’impresa individuale, che raggiunge la percentuale di composizione più alta (64,9%) nella Valle dell’Aniene. E’ interessante, inoltre, segnalare l’aumento messo a segno dalle cooperative (+15,8%, +365 unità) che, nella provincia di Roma, riescono a “doppiare” l’incremento medio italiano (+7,6%): in particolare risultano aumentate in maniera significativa nei Castelli meridionali e litorale meridionale (+25,4%, +64 unità) e nel litorale settentrionale e area Sabatina (+21,2%, +22unità). Un elemento emerso come distintivo della provincia di Roma rispetto alla realtà nazionale riguarda poi la nati-mortalità delle imprese femminili: nel periodo giugno 2007 - giugno 2008 le imprese femminili romane si caratterizzano per un più elevato quoziente di natalità (Qn: 9,5% contro il 7,8%) e un più basso quoziente di mortalità (Qm: 7% contro l’8,1%). Ufficio Stampa Camera di Commercio di Roma Tel. 066781178 – ufficiostampa@assetcamera.it Ufficio Stampa BIC Lazio Tel. 0680368231 – ufficiostampa@biclazio.it
06-03-2009
ultima modifica: venerdì 06 marzo 2009
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