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Comunicati stampa

Primo rapporto sull`internazionalizzazione del Lazio
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Osservatorio per l'Internazionalizzazione del Lazio Giugno 2004 Sintesi per la stampa Nel decennio 1994-2003, le esportazioni del Lazio sono cresciute di quasi il 71%, rispetto ad un incremento medio a livello nazionale che nello stesso periodo è stato del 62,3%. Un dato positivo, registrato nonostante una contrazione delle esportazioni nell’ultimo anno di circa il 20%. La flessione del 2003 deve essere letta nell’insieme delle variazioni di medio e lungo periodo. L’economia laziale, infatti, è caratterizzata da un andamento ciclico con alternanza di fasi positive e negative. La tendenza di lungo periodo resta comunque ampiamente positiva. La dinamica registrata, dunque, rende nel 2003 il Lazio la sesta regione italiana per esportazioni, con un valore delle vendite estere di 10,38 miliardi di euro, pari al 4% del totale nazionale. I dati emergono dal Primo Rapporto sull’Internazionalizzazione del Lazio, realizzato dall’Osservatorio costituito nel gennaio 2004 da Unioncamere Lazio e Università Luiss Guido Carli per approfondire sistematicamente l’andamento internazionale dell'industria del Lazio e per fornire alle imprese conoscenze utili per migliorare le proprie strategie competitive e dotare le Istituzioni di affidabili riferimenti per elaborare gli orientamenti di politica industriale. L’intero rapporto è disponibile in formato pdf nei siti: wwww.unioncamere.it – area studi e www.luiss.it – ricerca, centri e osservatori - scuola di management. Entrando nel dettaglio, a livello provinciale, nel 2003, Roma si colloca al 14° posto in Italia. Latina è al 34° posto e Frosinone al 38°; Rieti al 69° e Viterbo all’89°. Interessante osservare che, negli ultimi dieci anni, la provincia di Latina ha aumentato le esportazioni del 146%, collocandosi al primo posto tra le province italiane per tasso di crescita delle vendite estere. Il buon andamento strutturale delle esportazioni della Regione sconta, tuttavia, un risultato congiunturale piuttosto difficile. Rispetto all’anno precedente, nel 2003, si registra, infatti una contrazione delle esportazioni dell’ordine del 12%. Per quanto riguarda la destinazione geografica, il 53% delle esportazioni del Lazio è destinato verso i Paesi UE15 (esattamente in linea con la media nazionale). Rispetto al resto d’Italia nel suo insieme, il Lazio è più presente negli “altri Paesi europei” (tra cui Norvegia, Svizzera e Turchia) e meno in quelli dell’Europa centro-orientale. A livello provinciale si osservano alcune specificità rilevanti. Rieti indirizza quasi il 30% delle esportazioni verso l’Asia orientale. Frosinone e Latina sono invece particolarmente focalizzate sui Paesi UE15 che assorbono circa due terzi delle vendite estere; al contrario la provincia di Roma ha nell’Unione europea una presenza relativamente più debole. L’America settentrionale rappresenta l’area di maggior rilievo per l’industria viterbese. Per i singoli settori, la chimica-farmaceutica pesa per il 30% (rispetto ad una media nazionale del 9,4%) delle esportazioni regionali. Molto rilevanti anche le esportazioni di macchine e apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche (18,9% del totale) e di mezzi di trasporto (15,5%). È importante sottolineare che il quadro presentato è basato sui dati Istat che, per il 2003, devono essere considerati tendenziali in quanto ancora provvisori. Le imprese laziali nei mercati esteri - Il quadro regionale L’analisi statistica è completata da un’indagine su un campione stratificato di 302 imprese laziali già operanti nei mercati esteri . Da questi dati emerge una tendenziale stabilità del modo in cui le imprese operano nei mercati esteri. Solo in casi limitati le aziende esaminate prevedono un’evoluzione delle strategie di penetrazione, anche se è piuttosto frequente la sottolineatura del rilievo degli accordi. A riguardo c’è attenzione sia alle intese con altre imprese dello stesso territorio che agli accordi con i distributori consolidati nei mercati esteri. La stabilità è il tema prevalente anche riguardo la percezione che le imprese hanno della propria posizione competitiva nei mercati esteri, sia rispetto al passato che per il prossimo futuro. Va sottolineato che, tra coloro che si aspettano dei cambiamenti prevalgono nettamente gli ottimisti e che le grandi imprese tendono ad avere una percezione della propria posizione competitiva più positiva rispetto alle piccole. Rilevante attenzione è attribuita dalle imprese intervistate al miglioramento della propria azione di marketing (sviluppo del marchio all’estero e differenziazione del prodotto) quale condizione essenziale per rafforzare la propria posizione competitiva a livello internazionale. Le due condizioni “esterne” maggiormente richieste dalle imprese sono il maggiore sostegno finanziario (27%) e migliori servizi a supporto dell’internazionalizzazione (22%). Prevale tra le imprese un’idea di “delocalizzazione selettiva”: il 50% del campione ritiene che potrebbe essere utile avviare all’estero alcune specifiche attività produttive, ma non spostare per intero la propria attività industriale in altri Paesi. Va segnalato che il 17% circa del campione, dichiara di non essere in grado comunque di investire all’estero o di non avere le informazioni minime per valutare seriamente la questione. Quasi il 40% delle aziende intervistate considera il Lazio una sede vantaggiosa per il proprio sviluppo internazionale. Un giudizio negativo è espresso solo dall’8% delle imprese intervistate. Il fattore di positività maggiormente segnalato è la forte connessione del territorio laziale con l’estero grazie alla sua naturale posizione geografica valorizzata da un vasto sistema di trasporti. Notevole rilievo è espressamente assegnato ad aeroporti e porti. È interessante notare che tra gli elementi di debolezza, il 25% delle imprese segnala l’inadeguatezza dei sistemi di trasporto. Camera di Commercio di Roma – Direzione Relazioni Esterne e Comunicazione Responsabile Massimiliano Colella 06-6795937 – massimiliano.colella@rm.camcom.it Ufficio Stampa Giorgia Mirkos 06-6781178 – giorgia.mirkos@rm.camcom.it Paolo Foschi 06-6795941/335-5318148 – p.foschi@promoroma.com
08-06-2004
ultima modifica: martedì 08 giugno 2004
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