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innanzitutto il processo di crescita complessivo registrato dal fenomeno del partenariato pubblico privato continua, registrando un aumento rispetto al bimestre luglio – agosto del 2003 di un 13,5%;
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in secondo luogo si rafforza il mercato reale rappresentato dalle gare di Project con un più 27% di bandi pari a una crescita del 118% in termini di valore rispetto ai mesi di maggio e giugno di quest’anno.
Siamo di fronte insomma a un’estensione dell’onda lunga partita nel 2002, a cui corrisponde una risposta più consistente e continuativa dei privati alle proposte di iniziativa privata da parte delle amministrazioni locali. Nei due mesi estivi le proposte di selezione censite dall’Osservatorio nazionale sul Project Financing - promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze da Unioncamere e dalla Camera di Commercio Roma e realizzato da AeT - Ambiente e Territorio, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con CRESME e Tecnocons – sono state 47 su 194 avvisi complessivi di partenariato pubblico privato, pari al 24,2%. Le nuove gare di PF dell’ultimo bimestre sono invece 28 con una crescita come si è detto particolarmente rilevante. Il valore medio delle opere è stato intorno ai 12 milioni di euro con una crescita rispetto al bimestre precedente del 63,7%. Rispetto al 2003 la crescita è stata del 12% come numero delle iniziative con una contrazione in valore del 15%. Il trend positivo nell’anno è confermato da una media di 10 avvisi al mese contro un numero inferiore ad 8 del 2003. Nel dettaglio territoriale il nord ovest totalizza 8 gare per 169 milioni, che corrispondono al 27 e 51% rispettivamente del numero e della spesa appaltata nell’area nell’intero periodo gennaioagosto 2004. Si tratta di una domanda localizzata principalmente in Lombardia (7 gare su 8 totali e 166 milioni su 169 totali) e orientata su tagli di medio-grande dimensione (importo medio pari a 21,8 milioni) che coinvolgono due settori tradizionalmente dispendiosi (sanità e parcheggi). Anche il centro totalizza 8 gare ma il volume complessivo dell’investimento si ferma a quota 56 milioni (pari a 1/3 della Lombardia). In questo caso il Lazio è risultata la regione più attiva (4 gare), le Marche la più ricca con una grande opera che vale 24,5 milioni. Raggiunge quota 7 gare per 52 milioni il sud grazie alla costante attività delle amministrazioni campane e pugliesi. Il bimestre estivo si è caratterizzato per il sorpasso dei tagli medio-grandi (con importo superiore ai 5 milioni) su quelli piccoli, con 16 gare pari al 57% del totale, che corrispondono a quasi il doppio di quanto totalizzato sia nel bimestre luglio-agosto 2003 che nel maggio-giugno 2004. La maxi gara dell’estate 2004 è la realizzazione del Nuovo Ospedale di Legnano (Mi) che vale 115 milioni. I settori coinvolti sono stati 10 e il più numeroso è risultato quello delle reti - acqua, gas, energia e telecomunicazioni (6 gare); mentre quello più ricco la sanità (169 milioni).
Partenariato nel segno delle concessioni e delle procedure diversePer quanto riguarda le altre tipologie di opere in partenariato, rispetto al periodo precedente nel bimestre estivo si è quasi dimezzato il numero degli avvisi di concessione di costruzione e gestione (-46%), a cui ha fatto però riscontro un forte aumento del loro valore (+228%). Da segnalare l’incidenza della maxi gara riqualificazione dell’ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano per 237 milioni. Il settore con più avvisi è stato quello degli impianti sportivi (9) seguito dai cimiteri e dalle strutture commerciali-artigianali. Dinamiche complessivamente positive per quanto riguarda gli altri tipi di concessione. Rispetto al bimestre maggio-giugno 2004 si registra una crescita del 75% del numero e del 20% dell’importo, dovuto soprattutto alle gare per l’affidamento con il ricorso alla concessione a terzi del sistema idrico integrato di Messina e Trapani per un valore complessivo che sfiora 1,5 miliardi. Numerosissimi i bandi di piccolissimo taglio (24 su 37 totali di importo noto) rivolti principalmente alla ricerca dei gestori dei servizi cimiteriali o degli impianti pubblicitari. I settori più attivi ancora una volta l’arredo urbano e le reti.