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I dati dell'Osservatorio permanente della Cciaa Roma - nono report

Roma, 7 agosto 2020 – Quali sono le aspettative di fatturato delle imprese per il 2020? Quali le valutazioni in relazione alla situazione economica italiana e romana post lockdown? E come è valutato il ruolo dell’Unione Europea nell’affrontare la contrazione dell’economia generata dall’emergenza sanitaria? Su questi tre quesiti si è concentrata la nuova indagine dell’Osservatorio permanente dell’Istituzione camerale.

La Camera di Commercio ha elaborato, dunque, un nono e ultimo report che offre un’analisi sull’impatto del Covid-19 sul tessuto imprenditoriale locale e una visione degli imprenditori romani sulla realtà economica italiana e sul ruolo dell’Unione europea. Più in generale, l’Osservatorio predisposto dalla Camera di Commercio di Roma ha fornito, da marzo a oggi, un costante aggiornamento sull’evoluzione dei fatti, cercando di cogliere il sentiment degli imprenditori e identificando le misure che meglio si sono prestate a contenere il danno economico subito dalle imprese e studiare strategie utili per il rilancio.  

La Camera di Commercio di Roma ha costruito un panel di 500 imprese rappresentative delle attività economiche di Roma e provincia per valutare l’impatto economico del coronavirus e fornire un costante aggiornamento sull’evoluzione della situazione. La nona indagine è stata somministrata tra il 3 e il 6 agosto 2020. Le imprese del campione hanno, nel 67% dei casi, la sede nel comune di Roma e per il 33% dei casi nel resto della provincia di Roma. L’84,6% delle imprese ha tra 0 e 9 dipendenti, il 12,6% ha tra 10 e 49 dipendenti e il 2,8% delle imprese ha oltre 50 dipendenti.

 

Una ripartenza ancora da costruire

La nona indagine si concentra sulle aspettative di fatturato delle imprese per il 2020, sulle valutazioni in relazione alla situazione economica italiana e romana post lockdown e sul ruolo dell’Unione Europea nell’affrontare la contrazione dell’economia generata dall’emergenza sanitaria.

La fotografia che ci restituisce l’indagine, a quasi 100 giorni da quando ha preso avvio la fase di uscita dal lockdown, è quella di una ripartenza ancora tutta da consolidare. Per la maggioranza delle imprese intervistate un pieno ritorno alla normalità non potrà verificarsi se non nel 2021 e a quasi 100 giorni dalla riapertura le valutazioni relative alla situazione economica restano improntate a forte preoccupazione. Come prevedibile la situazione più difficile è segnalata dalle imprese del turismo, mentre c’è maggiore fiducia tra le imprese manifatturiere. Il giudizio sull’economia romana è solo leggermente migliore di quello relativo all’economia nazionale.

Nel complesso positivo il giudizio sull’Unione Europea. Quasi il 60% delle imprese dichiara buono o buono in parte il programma Next Generation Ue e il 50% dei rispondenti valuta buona o buona in parte la risposta data dall’Europa all’emergenza sanitaria. E’ invece del 29,8% la percentuale di imprese che ritengono insoddisfacente l’azione europea. Infine, più di un quarto dei rispondenti (il 27,5%) considera il programma Next Generation UE la giusta risposta data alla crisi e per questo un’occasione da non sprecare.  

 

•        Situazione di mercato attuale della propria impresa

Se per quasi il 17,5% delle imprese la situazione sta tornando alla normalità già nel 2020 e se per un altro 58% la normalità potrà essere comunque recuperata nel 2021, il restante 25% delle imprese percepisce la crisi in corso come strutturale e non più recuperabile. Il rischio di impoverimento del tessuto produttivo resta, dunque, forte e adeguate politiche di riposizionamento del sistema economico romano dovranno essere adottate nei mesi a venire.

 

•        Aspettative sul fatturato 2020

Per il 48,9% delle imprese la perdita di fatturato nel 2020 sarà superiore al 30%, di cui il 22,5% indica una perdita superiore al 50%.  Per il 19,1% delle imprese la perdita di fatturato sarà compresa tra il 15 e il 30%. Per il 6,7% ci sarà una contrazione, ma non supererà il 15%. Solo l’8,4% delle imprese ritiene che il proprio fatturato aumenterà nel 2020.Il 16,9% non ritiene possibile stimare in maniera verosimile oggi quale sarà il proprio fatturato nel 2020.

 

•        Economia romana e italiana dopo la riapertura

Solo il 3,4% degli imprenditori ha trovato la situazione dell’economia romana migliore di quella che si aspettava (1,7% il dato relativo alla domanda sulla situazione dell’economia italiana). Situazione in linea con le attese per il 49,4% delle imprese (42,1% il dato relativo alla domanda sull’economia italiana) e peggiore delle attese per il 47,2% (56,2% il dato relativo alla domanda sull’economia italiana).

 

•        L’Unione Europea e le azioni per contrastare la caduta dell’attività economica

Per il 15,2% delle imprese la risposta dell’UE è stata all’altezza, e per un altro 34,8% lo è stata ma solo in parte. Negativo, invece, il giudizio del 29,8% delle imprese, mentre il 20% delle imprese non sa valutare. Leggermente migliore la valutazione su Next Generation EU e la sua capacità di essere lo strumento utile a Roma e all’Italia per costruire un nuovo modello di sviluppo post-Covid. Il 27,5% delle imprese pensa che sia quello che serviva all’Italia e per questo un’opportunità da non perdere, per un altro 31,5% lo è, ma solo in parte. Negativo il giudizio del 20,2% del campione, mentre il 20,8% non sa valutare l’efficacia di questo strumento.

“I risultati di questo nostro ultimo report - afferma Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – dimostrano che la realtà economica che le imprese si trovano ad affrontare, a 100 giorni dal lockdown, è molto complessa e mette in evidenza preoccupazioni e timori. Non poteva essere altrimenti, anche se il dato del 58% delle imprese che pensa di poter tornare alla normalità nel 2021 induce a un po’ di ottimismo. Parimenti, anche il giudizio sulle misure economiche adottate all’Unione Europea è, in generale, positivo. Si tratta ora di convogliare concretamente queste risorse stanziate nelle tasche degli imprenditori: un’operazione necessaria, indispensabile e da fare in tempi brevi. Tutte le Istituzioni coinvolte devono fare la loro parte perché senza le imprese e senza una vera ripresa il futuro di tutti resta precario. Comunque – conclude Tagliavanti – anche dalle grandi difficoltà si può uscire rafforzati. Penso, infatti, che si possa ripartire, uniti, accelerando sui temi dell’economia circolare e sostenibile, abbassando i livelli di burocrazia e aumentando quelli di solidarietà. E’ auspicabile, però, un utilizzo maggiore e migliore delle nuove tecnologie digitali, da parte delle imprese ma, soprattutto, dentro le pubbliche amministrazioni. Se facciamo, con coraggio, operazioni che puntano in queste direzioni l’era post-coronavirus può essere l’occasione per ricostruire, con solide fondamenta, l’economia italiana e quella romana in particolare”.

07-08-2020
ultima modifica: venerdì 07 agosto 2020
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