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Report dell'Osservatorio permanente camerale sulle imprese romane

COMUNICATO STAMPA

Tagliavanti: “Il 2024 sarà un anno decisivo per capire

se il consolidamento economico in atto diventerà strutturale.

Le condizioni affinché ciò si realizzi ci sono, anche se le tensioni geopolitiche restano una grande incognita”

 

Il 38% degli imprenditori romani ritiene che Giubileo e Pnrr avranno un impatto favorevole sulla propria impresa, molto più alta la percentuale (73,5%) di quelli che ritengono positivo l’impatto per lo sviluppo della città di Roma

 

La metà delle imprese romane (49,3%) si aspetta un fatturato stabile nel 2024 e il 26% lo prevede in aumento

 

Nel 2023 il 53,4% delle aziende ha rinunciato a progetti

di investimento a causa dell’aumento dei tassi di interesse

 

 

I dati dell’Osservatorio permanente istituito dalla CCIAA Roma

 

Roma, 22 dicembre 2023 - La Camera di Commercio di Roma ha costruito un panel di 500 imprese rappresentative del tessuto imprenditoriale di Roma e provincia per fornire un costante aggiornamento sull’evoluzione della situazione economica.

Le guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente, le tensioni geopolitiche, la dinamica dei prezzi e dei tassi di interesse rappresentano un serio rischio per il consolidamento della fase di ripresa economica del nostro Paese e del nostro territorio.

Questa nuova indagine ha come obiettivo quello di capire come le imprese hanno affrontato questa parte finale del 2023, e quali aspettative hanno gli imprenditori di Roma e provincia sul 2024, anno in cui ci saranno nuove sfide, ma anche opportunità derivanti dal Pnrr e dal Giubileo.

L’indagine è stata somministrata tra il 13 e il 20 dicembre 2023. Le imprese del panel hanno nel 67% dei casi la sede nel comune di Roma e per il 33% dei casi nel resto della provincia di Roma.

 

Considerazioni generali

 

Il 2023 si presenta come un anno di consolidamento dopo la crescita del 2022. Le imprese si sono divise, quasi nelle stesse proporzioni, tra aumento, diminuzione e stabilità del fatturato durante l’anno in corso. Più alta, poi, è stata la percentuale di imprese che ha aumentato il numero dei dipendenti, durante il 2023, rispetto a chi si è trovato costretto a ridurre la forza lavoro.

Nonostante il forte calo dei prezzi dell’energia negli ultimi mesi, per oltre la metà delle imprese i costi energetici sono ancora più alti rispetto alla prima parte del 2023. Quasi una impresa su tre dichiara prezzi stabili e solo il 15% una diminuzione, ma comunque leggera.

L’aumento dei tassi di interesse ha frenato gli investimenti di poco più della metà delle imprese del campione. Restano incerte le prospettive sul 2024: praticamente la metà delle imprese si aspetta un fatturato stabile, mentre poco più di una su quattro in aumento e quasi una su quattro in diminuzione.

Sempre per il 2024, poco più della metà delle aziende non prevede investimenti in digitalizzazione, stesso risultato per la sostenibilità ambientale.

Secondo la valutazione degli imprenditori, è più positivo l’impatto del Pnrr e del Giubileo sullo sviluppo della città rispetto all’impatto che avranno sulla propria impresa.

 

Congiuntura 2023

 

Nel 2023 per il 37,2% delle imprese il fatturato è rimasto stabile rispetto al 2022, per il 30,1% è in aumento, per il 32,7%, invece, il fatturato è in diminuzione.

Più positivo l’andamento dell’occupazione. Per il 64% delle imprese romane del campione il numero dei dipendenti è rimasto stabile, a fronte di una percentuale del 21,1% che ha aumentato il numero dei dipendenti e del 14,8% che li ha ridotti.

 

Prezzi ed energia

Nella parte finale del 2023, nonostante il forte calo dei prezzi dei beni energetici, solo lo 0,9% delle imprese dichiara costi dell’energia molto più bassi di inizio 2023, per il 15,2% c’è stata una leggera diminuzione e per l’83,9% invece sono rimasti stabili o in aumento (32,3% e 51,6% rispettivamente).

In considerazione dell’aumento dei prezzi verificatosi nel 2023, più di una impresa su 4, precisamente il 27,4% ha concesso aumenti retributivi ai dipendenti maggiori che in passato.

 

Disponibilità e costo del credito

L’aumento dei costi di finanziamento nel 2023 ha portato il 53,4% delle imprese a rinunciare a progetti di investimento.

Quasi una percentuale di imprese simile (il 52,5%) dichiara una minore disponibilità delle banche a erogare credito nel 2023 rispetto al 2022.

 

Aspettative 2024

Per il 2024 il 49,3% delle imprese prevede un fatturato stabile rispetto al 2023, il 26% in aumento e il 24,7% in diminuzione.

Per il 39,9% delle imprese l’accesso al credito non rappresenterà un problema nel 2024, quasi uguale la percentuale di imprese (38,1%) che, invece, pensa che l’accesso al credito rappresenterà un problema nel 2024 come lo è stato nel 2023. Per il 17,9% delle imprese l’accesso al credito sarà più problematico nel 2024 rispetto al 2023.

Il 55,6% delle imprese e il 54,3% non prevedono investimenti nel 2024 rispettivamente nella digitalizzazione e nella sostenibilità ambientale.

 

Giubileo e PNRR

Il 37,7% degli imprenditori ritiene che il Giubileo e il Pnrr avranno un impatto positivo sulla propria impresa (6,8% molto positivo, 30,9% positivo), a fronte di un 62,3% di imprese che, invece, dichiara di non aspettarsi un impatto positivo.

Più ottimistico il giudizio degli imprenditori sull’impatto positivo per la città di Roma derivante dal Pnrr e Giubileo: addirittura il 73,5% del campione si aspetta un impatto positivo per la città (26,9% molto positivo, 46,6% positivo) a fronte di un 26,5% di imprese che ritiene che nulla cambierà sostanzialmente.

 

 

“Il 2023, che si chiude tra pochi giorni - afferma Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma - è stato un anno complesso sotto molti aspetti. Le forti tensioni geopolitiche, i dieci aumenti consecutivi dei tassi di interesse negli ultimi 17 mesi hanno messo a dura prova il tessuto produttivo della nostra città e non solo. Emblematico che oltre la metà delle imprese abbia rinunciato a progetti di investimento per il “caro-tassi”. Le imprese romane hanno comunque dimostrato una grande capacità di resilienza e di adattamento alle mutevoli e, in gran parte imprevedibili, condizioni economiche. Il 2024 sarà un anno fondamentale per capire se il sistema economico territoriale è in grado di proseguire il consolidamento avviato dopo la pandemia. I risultati della nostra indagine evidenziano proprio una situazione di attesa, con metà delle imprese che si aspettano un fatturato stabile, un quarto in aumento e un quarto in diminuzione. Mai come in questa fase lo sviluppo locale è legato a fattori esogeni che sfuggono al nostro controllo. Ma sono ottimista per l’anno che verrà: l’abbassamento dei prezzi dei beni energetici e il probabile allentamento della stretta monetaria sono elementi favorevoli per lo sviluppo; ma soprattutto dovremo capitalizzare al massimo – conclude Tagliavanti - gli importanti investimenti del Pnrr e del Giubileo. Se riusciremo a centrare questi obiettivi, avremo posto le basi per una crescita strutturale e duratura”.

 

 

 

 

Ufficio Stampa CCIAA Roma – tel. 066781178 – ufficiostampa@innovacamera.it

22-12-2023
ultima modifica: venerdì 22 dicembre 2023
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