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LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA ORGANIZZA I LABORATORI DEL GUSTO AL SALONE DI TORINO

Obiettivo: valorizzare e far conoscere, in collaborazione con Slow Food,
i prodotti romani campioni di qualità
 

Roma, 23 ottobre 2010 – Test di analisi sensoriale, degustazioni con testimoni qualificati, incontri tra produttori e addetti ai lavori. Questo, in sintesi, il programma dei Laboratori del Gusto romano, organizzati dalla Camera di Commercio di Roma tramite la sua Azienda Speciale ARM - Azienda Romana Mercati - al Salone del Gusto, in corso a Torino fino a lunedì prossimo. La volontà è quella di far conoscere al grande pubblico e agli operatori la bontà e la genuinità dei prodotti enogastronomici della Capitale: dalla pera spadona all’uva pizzutello, dal marrone di Segni al vitellone maremmano laziale, dalla ‘mozzapecora’ alle varietà di pane romano, dalle salse di uva ai formaggi tradizionali.
Sebbene profondamente legati all’identità e alla tradizione romana, prodotti freschi come la pera spadona o l’uva pizzutello, sono difficilmente reperibili sul mercato e pochi ormai li conoscono. “Questi prodotti subiscono la concorrenza di altri che hanno un aspetto migliore – spiega Carlo Hausmann, Direttore generale dell’Azienda Romana Mercati (ARM) – ma la loro qualità e unicità di sapore sono indiscutibili e hanno bisogno di una cura particolare. Devono essere trattati con delicatezza, per questo stiamo pensando a imballaggi adeguati. Ma, soprattutto, devono essere riconosciuti dai consumatori per le loro qualità gustative”.

Spazio nei laboratori è dedicato anche al marrone di Segni, con l’obiettivo di riportare la sua lavorazione e trasformazione nel territorio romano, utilizzandolo per paste alimentari, pane, birra e prodotti dolciari.

Tutti i formaggi della tradizione romana saranno poi al centro di incontri e degustazioni nelle giornate di oggi e domenica. “Ma non si parlerà solo dei più conosciuti, come pecorino romano o ricotta romana, i due prodotti caseari DOP della Capitale, ma anche di innovazione, con la ‘mozzapecora’, unica mozzarella fatta appunto con il latte di pecora e lo yogurt sempre da latte ovino, molto simile a quello greco – dichiara Massimo Antonini, Presidente dell’Associazione Formaggi Storici della Campagna Romana – E’ necessario trovare nuovi sbocchi di mercato per sostenere gli allevatori che, mai come ora, vivono tempi duri. E il Salone del Gusto è il posto adatto”.

Lo chef Cacciani, inoltre, presenterà oggi a Eataly e domani a pranzo nel Ristorante del padiglione della Regione Lazio, la prelibata salsa cacio e pepe che nasce dal virtuoso incontro tra pepe nero di Rimbas malesiano (presidio Slow Food) e il pecorino romano per ricreare a casa propria il gusto di un piatto tipicamente romano.

Altri laboratori saranno dedicati ai prodotti cosiddetti funzionali, quelli cioè che fanno bene e che si dovrebbe consumare per l’alto valore aggiunto nutrizionale. È il caso dell’olio della Sabina, ricco di antiossidanti che aiutano a prevenire diverse patologie; oppure del pane a base di farina semi integrale con ridotte quantità di sale utile in una dieta sana ed equilibrata.
Infine, un’attenzione particolare al mondo della scuola per far conoscere anche ai più piccoli prodotti di qualità, come la carne di vitellone maremmano laziale, allevato in particolare tra Allumiere e Tolfa allo stato brado, che per le sue caratteristiche è particolarmente adatta ai più piccini.





















Ufficio Stampa CCIAA di Roma – Tel. 06 6781178, ufficiostampa@assetcamera.it
 

25-10-2010
ultima modifica: lunedì 25 ottobre 2010
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