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Tredicesima giornata dell'Economia: presentazione dei dati economici di Roma e provincia

ROMA SI CONFERMA PRIMA PROVINCIA ITALIANA PER NUMERO DI IMPRESE REGISTRATE: AL 31 DICEMBRE 2014 ERANO 472MILA, PARI AL 7,8% DEL TOTALE NAZIONALE  IL 44,6% DELLE IMPRESE DEL TERRITORIO È COSTITUITO DA SOCIETÀ DI CAPITALI 
RESTA ALTO IL DATO SULLA DISOCCUPAZIONE, PARI ALL’11,3%  MALE L’EXPORT ROMANO: NEL 2014 IL DATO PEGGIORE DEGLI ULTIMI 5 ANNI

Un saldo positivo delle imprese (il più alto in Italia) e una discreta propensione a intraprendere, ma preoccupa l’alto tasso di disoccupazione (anche se aumenta l’occupazione femminile) e una seria difficoltà a incrementare il volume delle esportazioni. La fotografia dell’economia romana – secondo le analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Roma diffuse in occasione della Tredicesima Giornata dell’Economia – presenta qualche chiaro segnale di ripresa, ma ancora varie zone d’ombra. Quest’anno, anche in considerazione dell’Expo 2015, è stato realizzato un focus sull’industria alimentare del territorio.

Sistema imprenditoriale
Al 31 dicembre 2014 le imprese registrate presso la Camera di Commercio di Roma sono 472.371 unità (il 7,8% del totale nazionale): il tasso di variazione dello stock fa rilevare, per il terzo anno consecutivo, un ritmo di aumento costante e pari a un +1,6%.
Di contro, è nettamente inferiore la performance annuale della base imprenditoriale nazionale: la consistenza delle imprese registrate, in decremento dello 0,2%, è ora pari a 6.041.187 unità.
Da segnalare la discreta ripresa della propensione a intraprendere, nonostante il perdurare della crisi economica e dei suoi effetti negativi, inediti per intensità e durata. A fine 2014, il tasso di crescita delle imprese romane (calcolato al netto delle cancellazioni d’ufficio, per depurare il dato dalle cessazioni “amministrative”) si attesta al 2,2% e torna a sfiorare il valore più alto degli ultimi cinque anni (+2,4%) rilevato appunto nel 2010, anno spartiacque, a partire dal quale in poi il tasso di crescita era sempre stato in discesa. Anche il tasso medio nazionale segna un lieve miglioramento, attestandosi a un +0,5%.
Nella graduatoria provinciale nazionale per tasso di crescita, Roma si piazza al secondo posto dietro Isernia, mentre l’analisi dei dati secondo i saldi tra iscrizioni e cessazioni (sempre al netto delle cancellazioni d’ufficio) vede il sistema imprenditoriale romano in cima al podio, con un saldo pari a 10.398, in crescita del 32% rispetto a quello rilevato nel 2013.

Le forme giuridiche d’impresa
Prosegue, in provincia di Roma, il trend di aumento del numero di società di capitale: l’incremento dello stock si attesta a +3,1% rispetto al 2013 ovvero +6.243 unità (Italia: +2,3%) e ne determina un ulteriore aumento in quota sul totale delle imprese registrate (44,6%) che stacca di 20 punti percentuali la corrispondente incidenza nazionale. Positiva anche la variazione delle imprese individuali provinciali: +2% rispetto al 2013 (+3.550 unità), in controtendenza con il dato ancora negativo (-0,9%) a livello nazionale, dove tuttavia la forma giuridica in questione si conferma, tuttavia, di gran lunga la più diffusa, con una quota sul totale pari al 53,9%. Prosegue, d’altra parte, la costante contrazione delle società di persone che, negli ultimi dodici mesi, perdono in provincia di Roma 1.410 unità (-2,4%; -2,5% in Italia).

Fallimenti
Persistono motivi di preoccupazione circa la capacità di tenuta del sistema imprenditoriale rispetto alle condizioni di crisi: l’incremento delle procedure di fallimento rilevato a Roma è del 23,7%, contro il +15% della media nazionale. Dato il peso del terziario nel sistema produttivo provinciale, come prevedibile, gli incrementi più significativi riguardano i Servizi in genere (+33%; +19.4% in Italia), con un risultato che è determinato in larga parte dal comparto del Commercio che vede aumentare i fallimenti del 35,1% a Roma e provincia.

Lavoro
Il mercato del lavoro della provincia di Roma, nel 2014, vede il tasso di disoccupazione medio annuo stabile all’11,3%, un dato che comunque rispecchia gli effetti pesanti della crisi che ha investito il territorio provinciale; basti pensare alla dinamica che dal 2007 - anno di minimo (5,8%) - ne ha determinato praticamente il raddoppio in punti percentuali. Secondo i dati Istat relativi all’anno 2014, la forza lavoro della provincia di Roma è costituita da 1 milione 991mila unità. Nel contempo, si rileva un incremento del 4% nel numero degli occupati (+0,4% in Italia), con una dinamica determinata sostanzialmente dalla componente femminile e rispecchiata dal relativo tasso di occupazione, che si attesta al 54,4%: quasi 2 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno e ben 7,6 punti in più rispetto al tasso medio nazionale di genere.

Commercio con l’estero
Nonostante i segnali di ripresa fatti registrare nel quarto trimestre 2014 dall’export romano – tornato sopra la soglia dei 2 miliardi di euro – il dato complessivo di fine anno mostra una variazione tendenziale negativa del 7,8% e si ferma a quota 7,7 miliardi di euro, facendo segnare la performance peggiore degli ultimi 5 anni.
La contestuale contrazione delle importazioni, pari al 5,2%, moderata se confrontata con le variazioni negative degli anni precedenti, fa sì che il saldo commerciale della provincia di Roma non subisca sensibili miglioramenti rispetto al dato del 2013, attestandosi a -9,1 miliardi di euro.

Turismo
I dati pubblicati dall’EBTL (Ente Bilaterale del Turismo del Lazio) mostrano incrementi incoraggianti nelle compagini di arrivi e presenze che, in provincia di Roma, si attestano rispettivamente a +5,8% e +4,8% su base annua. In particolare, migliora nel 2014 la performance riferita agli arrivi dovuta a un migliore risultato segnato dalla componente italiana rispetto allo scorso anno (+5,5%, 8 decimi di punto percentuale in più rispetto al 2013), a fronte di un rallentamento della componente straniera (+6,1%, 2 decimi di punto percentuale in meno).

Focus: industria alimentare
In questa edizione della Giornata dell’Economia, considerato anche il tema dell’Expo 2015, il focus di approfondimento è stato dedicato al comparto dell’industria alimentare.
Al 31 dicembre 2014 le imprese registrate in provincia di Roma, appartenenti alla filiera alimentare, risultano 2.729 e rappresentano quasi il 4% del totale nazionale (69.111 unità). All’interno del settore, la stragrande maggioranza delle imprese (Roma: 95,6%; Italia: 94,1%) colloca la propria attività principale nell’industria alimentare in senso stretto, mentre solo una piccola quota - 121 imprese a Roma e provincia, 4.088 in Italia - è registrata nel comparto delle bevande. L’analisi del commercio con l’estero del settore alimentare mostra la buona capacità delle imprese romane di resistere alla crisi economica congiunturale, sia a livello nazionale che internazionale, facendo rilevare - rispetto al 2013 - un +6,2% nel valore dell’export. Meritano di essere menzionate le ottime performance nella vendita oltreconfine di merci appartenenti ai comparti “Frutta e ortaggi lavorati e conservati” (+110,4%) e “Oli e grassi vegetali e animali” (+25,6%), mentre le più alte variazioni tendenziali negative si registrano per i gruppi merceologici “Prodotti da forno e farinacei” e “Carne e prodotti a base di carne” che perdono, nel 2014, rispettivamente il 26,9% e il 20,8%.




Sul portale camerale, www.rm.camcom.it, nella sezione “Economia e statistica - Le giornate dell'economia”, l’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Roma rende disponibile, come di consueto,
la consultazione de “Il sistema economico della provincia di Roma”, dossier nel quale vengono approfondite le caratteristiche strutturali e le dinamiche evolutive del sistema economico locale















Ufficio Stampa Camera di Commercio di Roma - tel. 066781178 - ufficiostampa@assetcamera.it - www.rm.camcom.it

22-05-2015
ultima modifica: venerdì 22 maggio 2015
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