Lo studio sul lavoro sociale nel Lazio, promosso dall’Osservatorio sul non profit della Camera, nasce dall’esigenza di approfondire il tema delle professioni sociali, soprattutto in considerazione della particolare crisi del welfare in atto e delle conseguenze della Riforma del terzo settore.
L’indagine è stata condotta attraverso analisi desk ed interviste in profondità, queste ultime rivolte a 50 testimoni privilegiati selezionati tra le figure di vertice che operano negli organismi di ricerca o di rappresentanza del terzo settore.
Il quadro che si delinea consente di evidenziare il numero e la tipologia di laureati triennali e di quelli definiti biennali magistrali, di cui vengono riferiti i giudizi in merito alla efficacia dei corsi di studio condotti e alla esigenza di promuovere tirocini formativi che appaiono come l’asset strategico capace di qualificare un corso di studi.
I dirigenti intervistati avvertono che si sta delineando un ruolo sociale nuovo per il non profit ma, nel contempo, faticano a definirne confini e spazi d’azione in un contesto così complesso qual è quello che stiamo vivendo.
A conclusione di quanto emerso, viene evidenziata l’importanza e il ruolo della formazione, in grado di colmare il disallineamento esistente tra i nuovi equilibri del welfare e i saperi teorici e le competenze professionali di cui sono portatori i professionisti del non profit. Una formazione, però, tutta da rivedere, che presuppone nuove connessioni tra organizzazioni, professionisti e istituzioni della ricerca e la condivisione di buone prassi.
La ricerca qui presentata può rappresentare un passo significativo proprio lungo questa direzione.