Roma, 14 aprile 2011 - “E’ veramente giunto il momento di lasciarci alle spalle la demagogia e la “cultura del no”: piaghe tipicamente italiane che, per troppi anni, hanno bloccato lo sviluppo e la crescita del nostro Paese. La logica del veto, paradossalmente, non ha riguardato solo il nucleare, ma ha fermato il 70% delle strutture in grado di produrre energie rinnovabili”. E’ quanto ha affermato il Presidente della CCIAA di Roma, Giancarlo Cremonesi, intervenuto questa mattina al convegno “Infrastrutture. Il momento di cambiare passo”, organizzato da Unioncamere e dalla rivista Capo Horn.
Il Presidente Cremonesi ha poi aggiunto: “Progettare e realizzare infrastrutture non è un programma né di destra né di sinistra, bensì una priorità non più differibile per l’Italia, a maggior ragione in questo momento di crisi economica. Le infrastrutture migliorano la qualità della vita dei cittadini e accrescono la competitività delle nostre imprese. E’ dunque necessario - ha concluso Cremonesi - un cambio di passo che veda un impegno comune su obiettivi condivisi di crescita, nell’interesse di tutto il Paese”.
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