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Solo il 18% degli imprenditori di Roma e provincia conosce con esattezza la mediazione, ma l'80% di chi vi ha fatto ricorso la considera uno strumento efficace e dai costi contenuti

Roma, 12 ottobre 2012 – Risolvere una controversia con costi ridotti e tempi sensibilmente più brevi rispetto alla giustizia civile. Nonostante questo binomio vincente, la mediazione resta ancora uno strumento poco conosciuto dalle imprese di Roma e provincia e, dunque, con spazi potenziali di diffusione molto consistenti.
Solo il 17,8% di un campione di 370 imprenditori dell’area romana conosce con esattezza le finalità e i vantaggi della mediazione, mentre nella grande maggioranza dei casi il livello di conoscenza è molto superficiale o nullo. Il 4% del campione ha però dichiarato di averne fatto ricorso, almeno una volta, negli ultimi tre anni, e il livello di soddisfazione risulta molto elevato. In media, l’80% di chi vi ha utilizzato la mediazione, la considera uno strumento efficace per la soluzione delle controversie, gestito da persone competenti, facilmente accessibile e dai costi contenuti. E’ molto probabile, dunque, che chi ricorre alla mediazione torni a utilizzarla.
E’ questo ciò che emerge, in sintesi, da uno studio realizzato dal Censis per la Camera Arbitrale di Roma, sempre più impegnata a modulare l’offerta di mediazione in base alle specifiche esigenze delle imprese.
Solo il 15% degli imprenditori intervistati ricorrerebbe, in caso di controversia, alla giustizia ordinaria, mentre il 40% opterebbe per la mediazione e il 44% sceglierebbe a seconda dei casi. Molti imprenditori, seppure in modo piuttosto superficiale, hanno chiaro che la giustizia ordinaria non si presta a risolvere problemi legati per lo più a inadempimenti contrattuali che le imprese si trovano ormai quotidianamente a dover affrontare.
Eppure, sono ancora molti quelli che si avvicinano alla mediazione con perplessità ritenendo, erroneamente, che la sentenza del giudice ordinario sia più efficace dell’intervento di un mediatore (32% del campione). Un altro 26% ritiene, poi, che le sentenze del giudice siano più efficaci dell’accordo eventualmente raggiunto tramite la mediazione.
E’ bene ribadire che la mediazione e il giudizio ordinario sono, sì, procedimenti alternativi, ma fondati su principi completamente differenti. Il giudice ordinario verifica l’adempimento o meno delle norme, mentre il mediatore spinge le parti a trovare un accordo ragionevole. Ritenere, pertanto, che la sentenza giudiziaria sia più efficace dell’opera di un mediatore è di per sé un controsenso, poiché si tratta di due cose sostanzialmente differenti.

La Camera Arbitrale di Roma, che opera dal 1998, è diventata, negli anni, un importante punto di riferimento sul territorio romano e nel Centro Italia, grazie al suo costante impegno per offrire strumenti di alta efficienza e qualità.
La trasformazione dell’istituto della mediazione da volontario in obbligatorio (avvenuta il 20 marzo 2011) ha comportato un forte aumento delle procedure di mediazione gestite dalla Camera Arbitrale di Roma: un 30% in più nel periodo gennaio-ottobre 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011.

Lo studio completo del Censis “La mediazione per il sistema delle imprese – Efficacia e prospettive della mediazione nella provincia di Roma” è consultabile sul sito internet www.cameraarbitralediroma.it.
La Camera Arbitrale è l'azienda speciale della Camera di Commercio di Roma che promuove il ricorso, da parte degli operatori economici, dei professionisti e dei consumatori, agli strumenti di risoluzione delle controversie alternativi alla giustizia ordinaria.


 

12-10-2012
ultima modifica: venerdì 12 ottobre 2012
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