Molti utenti ci segnalano che, una volta depositato il marchio, ricevono delle fatture inviate da società perlopiù estere che offrono dei servizi di pubblicazione in banche dati private; si tratta di società commerciali che nulla hanno a che fare con l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi o con la Camera di Commercio o con altro ente pubblico; gli utenti pertando sono liberi di non aderire alle loro proposte commerciali.
Vedi anche per approfondimento su: http://www.uibm.gov.it/index.php/i-marchi-50/media-e-comunicazione-dirgen/dossier-dirgen/2008087-attenzione-fatture-ingannevoli
Tutte le istruzioni e la modulistica sono reperibili sul sito www.uibm.gov.it .
Deposito in modalità cartacea
Per la registrazione del marchio d'impresa è necessario:
a) indicare la classe di riferimento;
b) descrivere l'elenco dei prodotti e/o servizi che si intendono tutelare utilizzando preferibilmente la terminologia ufficiale della vigente Classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi ai fini della registrazione dei marchi, la cosiddetta Classificazione di Nizza;
c) separare i termini con il carattere (;).
Una volta accertata l'avvenuta registrazione del marchio sul sito www.uibm.gov.it nella "banca dati depositi nazionali", è possibile richiedere all'Ufficio Brevetti e Marchi della CCIAA l'attestato di registrazione. Nell'effettuare la richiesta deve essere comunicato il numero di domanda presente sul verbale di deposito del marchio.
Tale attestato può essere ritirato presso l'Ufficio Brevetti e Marchi, previa consegna di una marca da bollo da Euro 16,00 quale integrazione dell'imposta di bollo, ai sensi delle vigenti disposizioni.
Per i depositi effettuati dal 18 maggio 2015, il relativo attestato di registrazione può essere ritirato presso l'Ufficio Brevetti e Marchi con:
ATTENZIONE ALLE FATTURE INGANNEVOLI
Molti utenti ci segnalano che, una volta depositato il marchio, ricevono delle fatture inviate da società prevalentemente estere che offrono dei servizi di pubblicazione in banche dati private; si tratta di società commerciali che nulla hanno a che fare con l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi o con la Camera di Commercio o con altro ente pubblico; gli utenti, pertanto, sono liberi di non aderire alle loro proposte commerciali.