Sezione salto di blocchi

La rivoluzione digitale sta modificando il modo di fare impresa, soprattutto per quello che riguarda le nuove modalità di consumo che vanno sempre più affermandosi.
L’impresa di tipo tradizionale, che si configura in un luogo fisico, sta cedendo il passo all’imprenditoria digitale. In particolare, si sta imponendo sempre di più quello che oggi viene chiamato e-commerce: l’acquisto e la vendita di prodotti attraverso l’utilizzo di internet.

Lo shopping on-line negli ultimi decenni è cresciuto enormemente, grazie, anche, all’utilizzo dei dispositivi mobili.
Mentre il piccolo commercio ha visto diminuire le vendite, il commercio elettronico continua a far segnare incrementi significativi. Il rapporto annuale del 2019 della Casaleggio Associati dichiara che si è passati in Italia da un fatturato di 35,1 miliardi di euro, nel 2017, a 41,5 miliardi nel 2018. Una crescita notevole se si pensa che il fatturato è quasi raddoppiato in cinque anni (nel 2014 il commercio elettronico si attestava a 24,2 miliardi di euro).

Mentre da un lato la rivoluzione informatica e le dinamiche di consumo attribuiscono al cittadino-consumatore un nuovo ruolo: diventa una figura “attiva” nello scenario economico sociale in quanto protagonista dei cambiamenti, un influencer del processo di produzione. Dall’altro, per coloro che fanno acquisti on line, molta importanza rivestono i contenuti personalizzati: in questo caso è l’impresa ad offrire ciò che l’utente-consumatore vorrebbe acquistare, prevedendo i futuri acquisti, basandosi sul comportamento di altri consumatori con profili simili.

Le imprese, infatti, possono indirizzare ai propri clienti contenuti altamente customizzati: l’analisi dei dati raccolti dalla navigazione degli utenti su un sito di e-commerce si rivela, per le aziende, una strategia utile per influenzare gli acquisti attraverso il Direct Email Marketing- DEM, (che utilizza messaggi di posta elettronica per diffondere in modo capillare un messaggio commerciale), l’invio di e-mail con sconti e promozioni mirate su articoli specifici, sms marketing, ecc.
In pratica, le analisi predittive permettono di ottimizzare il business rendendolo più vicino al cliente, incrementando, così, il fatturato.
Non mancano, naturalmente, aspetti negativi che richiedono una particolare accortezza da parte dei fruitori degli acquisti on line: spesso, infatti, non è difficile imbattersi in aziende e “store” che richiedono di lasciare i propri dati personali per approfittare di offerte e promozioni.

Fornire i propri dati comporta sempre un rischio. Si amplia così il concetto di sicurezza imprenditoriale: quest’ultima non è più solo legata al territorio, non basta più richiedere l’intervento delle Forze dell’ordine per prevenire o denunciare atti criminali. La sicurezza per l’impresa e il consumatore, con l’evoluzione del commercio on-line, deve essere rivolta ai reati del mondo digitale, un mondo in cui la prevenzione è fondamentale. E’ necessario conoscere prima di agire, in quanto la novità e la inappropriata informazione possono far sì che spesso l’utente-cliente possa trovarsi di fronte ad una truffa o altro reato, senza avere la percezione del danno a cui sta andando incontro.

 E-Commerce in sicurezza

Di seguito alcuni suggerimenti per effettuare il commercio on-line in sicurezza sia per il “B2B”, il business to business (commercio interaziendale), che per il “B2C”, business to consumer (il business del consumatore/cliente finale):

  • usare solo computer sicuri, evitando computer pubblici o condivisi, in quanto potrebbero essere intercettate le informazioni sulla carta di credito usata per l’acquisto on-line (virus e spyware possono trasmettere le informazioni della carta di credito ai truffatori);
  • acquistare solo su siti protetti da sistemi di sicurezza internazionali con SSL (Secure Socket Layer) e SET (Secure Electronic Transaction) riconoscibili dal simbolo del lucchetto chiuso che precede l’indirizzo della pagina web. L’indirizzo dei siti protetti inizia sempre con la sigla HTTPS* e non HTTP (dal 1 gennaio 2017, tutti i siti in HTTP che richiedono dati personali e che hanno un’area per la navigazione riservata, sono segnalati come non sicuri e associati ad un avviso rosso di pericolo d’ingresso). Passare all’HTTPS dunque è una priorità per una piattaforma di vendita on-line;
     
  • avere certezza che il sito sul quale si farà l’acquisto sia sicuro e affidabile: ci sono appositi programmi che segnalano i siti che potrebbero danneggiare il computer mediante virus;
  • verificare l’esistenza della “certificazione”, cioè di un attestato che comprovi la corrispondenza tra un dato sito web e una persona fisica o giuridica a cui il certificato è stato rilasciato. Il certificato conferisce veridicità e legittimità non solo al sito web, ma anche alla persona fisica o giuridica che si dichiara responsabile del sito;
     
  • accertarsi dell’affidabilità del sito affinché i prodotti acquistati siano realmente recapitati. A tale scopo:
    •  consultare i commenti in rete, gli appositi siti di recensioni su prodotti e aziende;
    •  consultare il sito www.infoimprese.it (archivio di tutte le imprese italiane iscritte  presso le Camere di Commercio) per verificare se l’impresa sia registrata.

Inoltre si ricorda che:

per le aziende che svolgono attività di commercio elettronico, l’art. 7 del D.Lgs n.70/2003 ha previsto che un sito di e-commerce deve indicare in modo chiaro i seguenti dati:

  1. Nome o ragione sociale del proprietario
  2. Domicilio o sede legale
  3. Contatti
  4. Numero di iscrizione al REA o al Registro delle Imprese, nonché partita IVA
  5. Estremi di concessioni, licenze od autorizzazioni
  6. Indicazione chiara dei prezzi
  7. Indicazione delle attività consentite all’utente.

* HTTPS = acronimo per Hypertext Transfer Protocol over SS, è la variante sicura e certificata dell’HTTP, il protocollo usato per la trasmissione di informazioni sul web, che utilizza il livello di SSL per l’autenticazione, la crittografia, e l’integrità dei dati trasmessi: in questo modo lo scambio di informazioni dal client al server, e viceversa, rimane privato ed esclusivo.

 Pagamenti on-line

Il metodo di pagamento più usato negli acquisti e-commerce è quello on-line: il rischio più alto è l’intercettazione dei dati tra l’acquirente e il sistema di pagamento utilizzato e tra il circuito di pagamento e il venditore.
Per effettuare un pagamento on-line, l’utente deve identificarsi con le proprie credenziali, indicare l’importo e comunicare al circuito utilizzato l’autorizzazione a trasferire al creditore la somma di denaro richiesta.
In generale, per prevenire raggiri e truffe, è consigliabile verificare preventivamente i metodi di pagamento accettati dal sito web di vendita. E’ bene diffidare di quelli che vendono i propri beni e servizi con un solo sistema di pagamento.
Inoltre, per garantire la sicurezza delle transazioni, è preferibile un account virtuale, in quanto i dati personali e il metodo di pagamento utilizzato sono detenuti solo dalla società che gestisce il sistema e non da chi riceve il denaro.
Il più noto è Paypal che offre la possibilità di aprire un conto gratuitamente, associare il metodo di pagamento prescelto (carta di credito, carta prepagata, conto corrente, etc.) e aprire un account. In tal modo gli acquisti on-line si possono effettuare utilizzando solo una email e una password.
Il sistema inoltre offre un’assicurazione con rimborso, in caso di frode o pagamenti non autorizzati, e rimborsi sui prodotti acquistati, incluse le spese di spedizione.
Come prevenire le frodi dei pagamenti on-line

  • Verificare al momento del pagamento che il sito presenti il sistema di protezione della trasmissione dei dati SSL (Socket Secure Lock). Tale sistema è riconoscibile dalla presenza di una icona rappresentante un lucchetto chiuso, sulla parte bassa dello schermo;
  • assicurarsi che l’indirizzo del sito inizi, nella finestra in cui compare l’indirizzo del browser utilizzato, con "https://-" un protocollo per la comunicazione sicura su internet a garanzia che le informazioni relative alla carta di pagamento siano criptate prima di essere inviate;
  • utilizzare carte di credito prepagate;
  • richiedere invio di notifica delle operazioni di pagamento tramite alert con SMS;
  • cambiare spesso le password;
  • fare attenzione alle false e-mail di phishing spesso molto simili a quelle inviate da noti siti e-commerce e istituti di credito. Questa tecnica fraudolenta permette l’acquisizione del numero di carta di credito, codice segreto e dati personali del titolare, indirizzandoli verso falsi siti simili agli originali, per effettuare transazioni non autorizzate dal titolare della carta. 


Cosa fare in caso di frodi on-line

  • Bloccare la carta di credito contattando il numero telefonico dedicato dell’istituto di credito che ha emesso la carta;
  • sporgere querela/denuncia alle Autorità competenti (Forze dell’Ordine - Polizia Postale https://www.commissariatodips.it/, Carabinieri, Guardia di Finanza) o presso la Procura della Repubblica (il blocco della carta e la denuncia consentono di ottenere il rimborso delle spese non riconosciute);
  • in caso di mancata risposta da parte dell’istituto di credito, nel giro di 1-2 mesi, si può attivare una procedura di reclamo, allegando tutti i documenti a supporto;
  • inviare copia della denuncia agli intermediari finanziari coinvolti entro 48 ore dalla denuncia telefonica;
  • nel caso in cui l’intermediario non abbia garantito uno standard di sicurezza sufficiente alle transazioni, inviare copia della denuncia per richiedere il rimborso delle somme prelevate in modo fraudolento;
  • in caso di rifiuto del rimborso delle spese non riconosciute, è possibile rivolgersi al Giudice o all’Arbitro Bancario Finanziario - ABF (www.arbitrobancariofinanziario.it) organismo indipendente e imparziale sostenuto dalla Banca d’Italia.
ultima modifica: giovedì 15 luglio 2021