Il tappezziere: custode del comfort e dell’eleganza
Ogni tessuto racconta una storia, ogni imbottitura è frutto di esperienza e manualità. Il tappezziere artigiano è colui che dona nuova vita agli arredi, trasformando semplici materiali in elementi di bellezza e comfort. Un mestiere che unisce tradizione e innovazione, per creare ambienti che parlano di gusto, qualità e personalità.
Il Santo Protettore
Patrono di questo mestiere è San Biagio, il cui legame con il tessuto deriva dall’antica tradizione di benedire le gole con un panno di lana. Un simbolo di protezione e cura, proprio come il lavoro del tappezziere, che attraverso le sue mani rende ogni spazio più accogliente e armonioso.
Un’arte tra tecnica e creatività
Dalla scelta dei materiali al restauro di imbottiti antichi, ogni pezzo lavorato da un tappezziere è unico. Le mani esperte sanno accostare colori, lavorare velluti, sete e cotoni, adattare le stoffe alle strutture per creare arredi che combinano estetica e funzionalità. Un’abilità che si tramanda e si affina nel tempo, grazie alla conoscenza delle tecniche di lavorazione e alla capacità di reinterpretare lo stile in chiave contemporanea.
Roma e il design d’interni: un’eredità da preservare
Nella Capitale, la tappezzeria ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell’arredamento di palazzi storici, teatri e abitazioni di pregio. Ancora oggi, grazie agli artigiani, questa tradizione continua a vivere, mantenendo intatto il valore del fatto a mano e dell’unicità.
Un grazie speciale a chi, con passione e precisione, dona nuova vita agli spazi attraverso l’arte della tappezzeria.
Trieste, un quartiere di Roma che unisce il fascino della città storica con l’eleganza della prima metà del Novecento. Qui, tra ville in stile liberty e botteghe artigiane, si trova Tappezzeria Garofalo (Via Chieti, 22), un punto di riferimento per chi ama il dettaglio e la qualità nella lavorazione dei tessuti d’arredo. Ogni creazione porta con sé la cura e la passione di un mestiere che rende ogni spazio unico e accogliente.
Interviste: Gerardo De Vivo e Damiana Verucci
Riprese: Rocco Giurato