Il ceraiolo: la luce della tradizione
Dalla luce delle chiese ai riti della vita quotidiana, la lavorazione della cera è un’arte antica che attraversa i secoli. Il ceraiolo è un custode di questa tradizione, capace di trasformare la cera in candele votive, artistiche e profumate. Un mestiere che unisce spiritualità, artigianato e una conoscenza profonda dei materiali.
Il Santo Protettore
A proteggere i ceraioli è San Bernardino da Siena, predicatore francescano noto per il suo legame con la luce e la fede. Simbolo di rinnovamento e purezza, la sua figura è strettamente legata all’uso delle candele nei momenti di preghiera e celebrazione.
Un mestiere tra tradizione e innovazione
La cereria artigianale segue ancora tecniche antiche: la cera viene colata, modellata e intagliata a mano per creare candele di ogni forma e dimensione. Dai grandi ceri votivi alle piccole candele profumate, ogni prodotto è frutto di esperienza, cura e ricerca della perfezione. Oggi, l’uso di essenze naturali e pigmenti di alta qualità permette di unire tradizione e modernità.
Roma e le sue candele: un simbolo di storia e devozione
Dal Vaticano alle botteghe storiche, le candele hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella cultura romana. Le cererie artigiane della Capitale mantengono viva questa tradizione, creando pezzi unici che illuminano le case e le celebrazioni di Roma e non solo.
Un grazie speciale a chi, con passione e maestria, mantiene accesa la tradizione della cereria.
Pomezia, a pochi chilometri da Roma, è un territorio di grande importanza per l’industria e l’artigianato locale. Qui si trova Cereria di Giorgio (Via della Cereria, 11 Pomezia), storica azienda che da oltre un secolo produce candele artigianali, mantenendo viva un’arte antica e preziosa. La luce delle loro creazioni illumina case e chiese, raccontando storie di devozione e bellezza. Un’eccellenza che porta avanti il calore della tradizione!
Interviste: Gerardo De Vivo e Damiana Verucci
Riprese: Rocco Giurato
