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Il progetto "Sicurezza partecipata e dedicata alle imprese" ha dimostrato, dopo mirati interventi di ricerca, che la sicurezza dell'attività aziendale risente della morfologia del territorio e dell'ambiente circostante.

L'urbanistica

Il rischio criminalità è correlato all'ambiente esterno all'azienda, ogni luogo con le sue caratteristiche può influenzare il modo di agire dei delinquenti offrendo o limitando le opportunità criminali. Tener conto della conformazione urbanistica del quartiere è di grande importanza sia per impostare la sicurezza dell'azienda, sia per programmare i servizi della sicurezza sul territorio.

Gli strumenti tecnologici e il metodo di gestione dell'attività devono variare di conseguenza.
La scelta dei luoghi e degli orari dove concentrare l'attività di vigilanza richiede, quindi, una competente e accurata valutazione sulla base del tipo di quartiere.

A tal proposito, si indicano alcune delle tipologie più caratteristiche della città di Roma:

  • quartiere del centro storico dove vi sono molti residenti, molto frequentato da city user (consumatori e turisti). È il contesto migliore per la sicurezza nella quotidianità, poiché la mescolanza di funzioni (abitativa e commerciale) consente la vitalità delle strade;
  • porzione di un quartiere del centro storico caratterizzato da segni di abbandono o di degrado. Negli edifici abbandonati e negli alloggi degradati si verifica l'insediamento di senza fissa dimora e l'uso improprio di abitazioni come foresterie sovraffollate;
  • quartiere della fascia intermedia della città costruito prima dell'ultima guerra. Da una parte questi insediamenti presentano elementi positivi data la compresenza di abitazioni, attività e socialità, dall'altro sussistono elementi negativi per la presenza di popolazione di età media elevata e di stabili degradati;
  • abitato periferico sorto in gran parte in modo spontaneo e con l'abusivismo edilizio. È positiva la presenza di edifici piccoli e di famiglie composte da molte persone, mentre la contiguità con strade a veloce scorrimento aumenta il rischio criminalità;
  • insediamento recente, in via di completamento e a ridosso del Grande Raccordo Anulare. Il principale fattore critico è la perdita di legame con la "città madre". Incidono negativamente in questo contesto le enormi barriere alla visuale di quegli insediamenti costituite dalla grande distribuzione commerciale.

Infine, per una maggiore consapevolezza sull'influenza territoriale all'azione criminale sono state prese in analisi alcune tipologie urbanistiche evidenziandone il livello di rischio.

Strada lineare e viale urbano

Una strada lineare (lunga oltre i duecento metri) nella quale sono concentrate le attività commerciali di varie tipologie merceologiche (negozi di abbigliamento, calzature, accessori, supermercati con accesso dal piano stradale pedonale), come anche un viale urbano (boulevard) sede di bar, ristoranti, pub, sale da gioco e altri esercizi pubblici a poca distanza o praticamente affiancati gli uni agli altri, attivano delle opportunità per la criminalità.

Il rischio è indotto dalla prevalenza assoluta di passanti e di consumatori non-residenti nelle ore degli scambi commerciali, ossia dalla concentrazione di persone che transitano senza legami con il quartiere, e quindi dal venir meno di quel controllo sociale spontaneo che nelle comunità locali incide positivamente sul contenimento delle minacce.

Strada secondariaNelle strade secondarie, ma attigue alla strada lineare molto frequentata, si riversano le attenzioni della delinquenza, che seleziona i bersagli più esposti (abitazioni dei residenti, autovetture in sosta, passanti, anziani) contando sulla difficoltà dei cittadini a percepire segnali di minaccia, a causa dell'affollamento sul percorso principale.

PiazzaNella piazza "residenziale", ovvero in uno spazio pubblico progettato insieme agli edifici che vi si affacciano, il rischio criminalità è assai basso.
Al contrario, in una piazza giustapposta, cioè allestita senza alcun nesso con il disegno della città, il rischio è dato dalla vulnerabilità fisica delle persone che la frequentano, a causa della distanza dagli affacci delle abitazioni.

In sintesiLe caratteristiche del territorio che rendono un ambiente sicuro, si possono così riassumere:
•    la dimensione ridotta degli isolati, perché permettono alle persone di conoscersi ed evitare l'anonimato;
 
•    la coesistenza di edifici di varia età, in quanto hanno valori immobiliari differenziati e permettono la mescolanza di ceti sociali;

•    la compresenza di abitazioni private e attività economiche: sia i residenti che i commercianti sono "l'occhio sulla strada" utile alla prevenzione di attività criminali;
 
•    l'insediamento di attività variegate di servizi, perché alimentano la diversità delle funzioni urbane;

•    l'illuminazione e l'eliminazione di barriere fisiche o visive, poiché le barriere e l'oscurità favoriscono la creazione di zone difficilmente sorvegliabili e fruibili, le cosiddette "terre di nessuno", luoghi ideali per attività criminose (ad es.: edifici abbandonati, spazi verdi mal curati, capannoni in disuso, strade poco illuminate o frequentate);

•    la fruizione di diverse tipologie di persone, l'uso della stessa area da parte di pendolari, commercianti e residenti garantisce la presenza costante di persone in orari diversi contribuendo alla sicurezza dei luoghi.

Le strutture

Sul territorio interagiscono anche fattori strutturali e sociali che possono influenzare positivamente o negativamente il livello di sicurezza.  Pertanto, ai fini della consapevolezza sulle caratteristiche del contesto ambientale lavorativo, è bene tenere conto anche della presenza di strutture pubbliche, ricettive, infrastrutture dei trasporti e cantieri.

Strutture ad uso pubblicoLa presenza di strutture quali:

  • scuole/strutture giovanili
  • sedi commerciali/industriali/uffici
  • centri commerciali
  • centri di svago
  • parchi urbani e giardini pubblici

incide sensibilmente sull'area circostante, in quanto la concentrazione di persone in alcune fasce orarie e il rapido diradarsi delle presenze al termine delle attività crea l'effetto di improvvisa desertificazione delle strade. Nelle fasce di maggiore concentrazione invece, accade che ai cittadini residenti e agli operatori economici sfugga la percezione della presenza delle persone che potrebbero commettere un reato.

Alberghi e strutture ricettiveLa sede alberghiera attrae un indotto di piccole-medie attività delinquenziali, poiché il continuo flusso di clienti e la loro scarsa conoscenza delle aree circostanti, costituiscono un bersaglio privilegiato per scippi, borseggi, furti di colli di bagaglio, ecc.

Il personale dell'azienda alberghiera è quindi chiamato ad informare i clienti, soprattutto quelli stranieri, poiché questi ultimi ignorano le circostanze, i luoghi e gli orari in cui si concentra la delinquenza.

Lo spazio a rischio è sia quello interno che quello esterno: l'atrio dove i clienti lasciano temporaneamente i bagagli, il telefono cellulare e/o altri oggetti; la pensilina per scendere o salire dai pullman; i corridoi dei piani superiori, ecc.
Particolarmente critico, inoltre, è il momento di passaggio tra un turno e l'altro del personale interno, nonché l'arrivo in gruppo dei turisti.

Infrastrutture del trasporto pubblico: parcheggi, stazioni ferroviarie o metropolitane, fermate autobus, garage di sosta temporaneaLa vicinanza di una infrastruttura di trasporti che può essere sia contigua alla sede dell'attività economica, che contenerla, influisce anch'essa sul verificarsi degli eventi criminosi. È questo il caso dei negozi ospitati negli scali ferroviari o negli aeroporti.

In queste aree gli utenti, poiché sono di passaggio, non hanno cognizione del prepararsi di un evento criminoso. Questa mancanza di consapevolezza rende particolarmente difficile anche l'intervento delle Forze dell'Ordine. Può accadere, anche, che negli spazi pubblici delle infrastrutture suddette si formi una piccola comunità minacciosa di senza fissa dimora che bersaglia ripetutamente le aziende e i viaggiatori.

Cantieri di lavori pubblici e privatiAltro elemento da rilevare è la presenza di cantieri stradali o riguardanti lavori di costruzione o ristrutturazione di edifici.
Questi lavori comportano, infatti, una temporanea disorganizzazione dello spazio pubblico attiguo e la modificazione delle abitudini sia dei clienti che dei residenti.
I delinquenti, spesso, approfittano di tale temporaneo sconvolgimento delle abitudini per programmare reati ai danni di chi svolge attività economica e di chi abita nelle strade interessate.

Le persone: abitanti e frequentatori

Oltre alle strutture fisiche anche l'elemento "umano" contribuisce a definire la sicurezza urbana.
Infatti, la delinquenza si muove nel territorio e si adatta alle caratteristiche dei quartieri, delle attività che vi si svolgono e della popolazione che li frequenta o vi risiede. In altre parole, i criminali individuano oltre i punti vulnerabili, i percorsi di accesso, gli orari più favorevoli per agire, anche le persone da selezionare come bersaglio.

Nella Capitale, ad esempio, osserviamo la presenza di uno o più tipi di popolazione metropolitana.

  • Residenti
    La domanda locale di beni e servizi, creata dai residenti, è una delle maggiori risorse per dare stabilità e sicurezza ad un quartiere, perché stimola un'interazione positiva incrementando l'efficacia del controllo sociale informale.
     
  • Lavoratori pendolari
    I pendolari stazionano pochi minuti negli spazi pubblici e spesso sono dei bersagli privilegiati per la criminalità. Al tempo stesso, l'affollamento concentrato in alcune fasce orarie, comporta la disorganizzazione dello spazio pubblico e il sorgere di forme di commercio abusivo o illegale.
     
  • City user (turisti e/o consumatori non residenti nella Capitale)
    Nel centro storico, frequentato dai city user, si consumano quattro reati su dieci di quelli registrati nell'intera città. La stragrande maggioranza delle vittime è rappresentata da turisti.
     
  • Turisti d'affari, in presenza di centri congressuali o alberghi attrezzati per incontri e convention
    Nei luoghi dei congressi si forma un "indotto" delinquenziale che approfitta della mescolanza di popolazioni per porre in essere, atti delinquenziali ai danni dei frequentatori e degli stessi organizzatori.
ultima modifica: giovedì 24 febbraio 2022