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Criminalità nelle Provincie del Lazio (anno 2010)

I dati nella tabella di seguito pubblicata costituiscono un aggiornamento rispetto a quelli delle annualità precedenti. Un'attenzione particolare è stata rivolta ai cosiddetti "reati economici" che sono stati oggetto di una serie di elaborazioni grafiche a corredo della tabella.

COMMENTO ALLA TABELLANella tabella è stata riportata una selezione di reati, denunciati nel corso dell'anno 2010, relativi alla sicurezza non solo interna, ma anche esterna al contesto aziendale.
Il confronto del rapporto dei dati sulla popolazione e numero di imprese consente di delineare un indice di delittuosità economica nelle cinque province laziali.
Rispetto alla media regionale (38,7%), data dal rapporto percentuale dei reati presi in considerazione sul numero di imprese registrate, appare evidente come il Lazio sia diviso in due parti:

  1. le province di Frosinone, Rieti e Viterbo che formano un'area a bassa intensità del rischio insicurezza, circa 20 reati per 100 imprese
  2. le province di Roma e Latina che presentano valori nettamente più significativi di vulnerabilità, 44 per Roma e circa 30 reati per Latina, la quale, pur collocandosi sotto la media regionale, è ben al di sopra delle province a basso rischio.

Da notare come anche restringendo il campo ad una selezione di reati più pertinenti alla criminalità economica (Furti e rapine in negozi, ricettazione, estorsioni, usura, riciclaggio di denaro, truffe informatiche, contrabbando, contraffazione marchi e violazione proprietà intellettuale), si mantiene il dualismo in cui la provincia di Roma ha una media superiore a quella regionale, seguita dalla provincia di Latina. Le province di Frosinone e Viterbo restano inferiori alla media mentre Rieti risulta ultima per numero di reati rapportati alle imprese.

ultima modifica: giovedì 03 febbraio 2022