Sezione salto di blocchi

Criminalità MI - RM - NA (anni 2016-2020)

Prosegue l’aggiornamento dei dati sulla criminalità relativi alle tre città metropolitane Milano, Roma e Napoli. La selezione, come avviene da anni, riguarda l’andamento dei reati denunciati dalle Forze di Polizia all’Autorità giudiziaria.

Appare subito evidente che i dati, relativi all’anno 2020, risentono fortemente dell’evento pandemia da Covid-19, che ha costretto ad una drastica riduzione sia degli spostamenti della popolazione che delle attività produttive e imprenditoriali.

Dal 2019 al 2020 la crisi ha provocato una brusca accelerazione del processo di decrescita, infatti in Italia si è registrata una variazione percentuale del numero dei reati pari a -17%. Milano (città situata in un territorio dove l’impatto della pandemia è stato maggiore rispetto al resto del Paese), ha superato di 10 punti il dato nazionale (-27%); Roma risulta invece sostanzialmente allineata (- 18%); Napoli con -15% registra una variazione leggermente inferiore. (Tab. 1)

Da uno sguardo sugli ultimi 10 anni, si assiste ad una costante discesa del numero dei reati denunciati: a livello nazionale si contano circa 860 mila casi di meno, con una variazione percentuale di -31 punti. Similmente alla variazione 2019/2020, anche nel lungo periodo, nelle tre città prese in esame, l’andamento risulta pressoché simile: Milano registra una variazione negativa maggiore rispetto all’Italia (-40%); Roma rispecchia il dato nazionale (-30%) e Napoli si discosta (-17%) con quasi 14 punti di differenza in più. Continuando il confronto storico tra il 2011 e il 2020, il rapporto della consistenza dei reati, di ogni singola città, rispetto al totale, subisce solo lievi variazioni: nell’arco del decennio a Milano la differenza è di solo un punto percentuale (da 9,6 a 8,4), a Napoli aumenta di un punto (da 4,8 a 5,8), mentre Roma, resta stazionaria (da 9,3 a 9,5). (Tab. 2)

Passando, invece, alla lettura dei dati degli ultimi cinque anni (2016 -2020), si nota come la decrescita del totale reati sia costante in Italia e a Milano. Diversa la situazione a Roma e Napoli che rispettivamente nel 2017 e nel 2018, reati registrano un aumento per poi proseguire la decrescita. (Tab. 1)

Nella variazione percentuale del quinquennio, Milano detiene il primato con -33%  seguita da Roma (-21) e Napoli (-19 %). Osservando gli specifici reati, la variazione maggiore, sia in negativo che in positivo, appartiene a Roma: “Truffe e frodi informatiche” 70% e “contraffazione di marchi e prodotti industriali” -73%. Invece, la variazione minore, che indica una situazione statica nonostante il passare degli anni e la pandemia, appartiene, in positivo, ancora, a Roma con lo 0,25, mentre con segno negativo a Napoli con -1,68 entrambe nel raggruppamento “Altri reati”, ovvero tutti quei reati denunciati che non sono presenti tra quelli selezionati. Da evidenziare che a Roma il “riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita” rimane immutato. (Tab. 3)

Passando al rapporto delle singole tipologie di reati sul totale di quelli denunciati singola città, nel 2020 la percentuale maggiore appartiene ai “Furti” con il 48% a Roma (nel 20181 rappresentavano ben il 60% del totale). In aumento, rispetto al 2018, sono le “Truffe e le frodi informatiche” che in Italia sono passate dall’8 al 13% e nelle tre province oggetto di esame sono aumentate tra i 3 e i 4 punti percentuali (Milano da 7,5 a 11,7, Roma da 6,8 a 10,2 e Napoli da 9,3 a 12,7). (Tab. 3)

Anche se la popolazione, negli ultimi anni, non ha seguito un andamento decrescente costante, come avvenuto per la diminuzione dei reati, si può affermare che, nel 2020, rispetto al 2018, la popolazione in Italia è diminuita di circa 1,9 punti percentuali. Nonostante ci sia stata una decrescita di entrambi i fattori, nel 2020 si registra, comunque, una maggiore diminuzione dei reati nel rapporto con la popolazione: 3.208,6 reati ogni 100mila abitanti (nel 2018 i reati erano 3.929,5). Anche nelle tre province in esame il rapporto decresce: a Milano si registra un calo di oltre 2.000 unità (da 7.017,3 nel 2018 a 4.923,6 nel 2020), a Roma di circa 1.000 unità (da 5.201,1 a 4.250,3) e a Napoli di circa 650 unità (4342,9 a 3696,8). (Tab. 4)

In proporzione, la diminuzione è quasi totalmente da attribuire al reato del “furto” (conseguente causa del fatto che la pandemia ha costretto la maggioranza della popolazione a limitare gli spostamenti). Nello specifico a Milano, nel 2018, i furti erano 4.103,7 ogni 100mila abitanti e 2.234,6 nel 2020; anche Roma è passata da 3.097,6 a 2.019,3 e Napoli da 2.231,3 a 1.651,5. A livello nazionale si conferma quanto avviene nelle tre città metropolitane: i furti scendono da 1.975,8 a 1.218,3. (Tab. 4)

 

1 Ultimo anno di riferimento della precedente analisi. 

ultima modifica: venerdì 09 dicembre 2022